Dal Big Show di New York i trend per il retail 2015

Il digitale è il futuro ma lo store fisico mantiene un ruolo centrale. Nuove opportunità dal segmento luxury. Innovazione tecnologica al servizio della customer experience.

Non ha tradito le aspettative l’edizione 2015 del Big Show di New York (11-13 gennaio). La convention annuale promossa dalla National Retail Federation ha offerto interessanti motivi di riflessione per la comunità retail internazionale, attraverso un ricco calendario di convegni, workshop e testimonianze. Vi proponiamo alcuni degli spunti più significativi emersi.

L’esortazione di Ben Bernanke
Particolarmente atteso era l’intervento di Ben Bernanke, ex numero uno della US Federal Reserve, il cui speech è partito da lontano analizzando le cause e le conseguenze della crisi finanziaria globale del 2008. Ricordando che il retail è stato nel 2014 il settore che più ha contribuito alla crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti, Bernanke ha sottolineato che la recente caduta del prezzo del petrolio rappresenta un’opportunità per i retailer in quanto mette a disposizione dei consumatori un reddito extra. Ciò, a sua volta, dovrebbe spingere le persone verso gli store e stimolare ulteriormente l’economia.

Il digital divide nell’omnichannel
Al centro di molti interventi, sia nelle keynote che nelle breakout session, i temi dell’innovazione digitale e customer experience e le strategie di coinvolgimento dei consumatori sia nel canale mobile che instore. Alison Kenney Paul, chairwoman di Deloitte, ha presentato una ricerca sull’omnichannel condotta su 2mila consumatori dalla quale è emerso che gli smartphone generano il 19% delle vendite instore, mentre il totale delle attività digitali incide 36 cent per dollaro nelle vendite retail. Esiste una sorta di digital divide tra quello che i consumatori chiedono e quello che i retailer possono offrire. È quindi fondamentale che i retailer sappiano dotarsi delle giuste metriche per misurare il digitale e le sue dinamiche. Sarebbe però sbagliato considerare “finito” il punto di vendita fisico: la sua centralità permane, come dimostra il crescente favore riscontrato dalla formula “ordina online e ritira nel punto di vendita” proposta da molti retailer. Dal punto di vista di Paul, è anzi auspicabile lo sviluppo ed il miglioramento di nuove applicazioni che rendano più facile le interazioni dei clienti con lo store.

La fatica di innovare
Tra i numerosi interventi ospitati dalle sessioni sull’omnichannel, spicca la testimonianza sull’innovazione di Faisal Masud, vicepresidente esecutivo global eCommerce di Staples. “I retailer non hanno alternative, devono innovare, anche se è un compito tutt’altro che semplice specialmente in gruppi di grandi dimensioni”. Non essendo delle tech company –ha sottolineato Masud- i retailer devono imparare a costruire al proprio interno dei team tecnologici, attraendo i migliori talenti esistenti sul mercato. Per innovare in un mondo ormai votato all’omnicanalità, i retailer devono superare l’ormai vecchia visione che vede i diversi canali in contrasto tra loro, bensì testare e apprendere nuovi concept, e prestare attenzione a ciò che accade al di fuori del settore retail. Un esempio? Il recente accordo di Cole Hann con Uber per la consegna in giornata di calzature a Manhattan-Nyc, con sovrapprezzo di 10 dollari.

La crescita del Luxury Retailing
Il Big Show, da sempre attento ai settori emergenti, quest’anno ha riservato un focus particolare al Luxury, un mercato caratterizzato dalla crescita di una nuova categoria di consumatori, i cosiddetti Henry’s (High Earners Not Rich Yet), caratterizzati da alto reddito ma tecnicamente non classificabili come “ricchi”. Secondo il report Deloitte Luxury Consumpion Among European High Earners 2014, un terzo dei consumatori europei di prodotti di lusso prevedeva per il periodo festivo una spesa superiore ai 2.000 euro. La grande maggioranza degli intervistati (67%) preferisce ancora comprare in negozio, anche se la ricerca iniziale dei prodotti viene effettuata online.

Innovazione tecnologica
Il Big Show rappresenta anche una vetrina privilegiata per il lancio di soluzioni innovative retail, sia dedicate all’efficienza operativa dei punti di vendita fisici e online che a supporto della shopping experience.
Datalogic ha presentato in anteprima assoluta il nuovo Magellan™ 9400i, lo scanner bar code high performance per il punto vendita, completamente dotato di tecnologia imaging. Numerose le configurazioni possibili per il Magellan 9400i, compresa quella con la bilancia integrata. Per tutti i modelli è inoltre disponibile l’opzione di un modulo di lettura fronte cliente, per la diretta interazione con smartphone nel caso di scansione di coupon digitali, carte fedeltà e altri codici a barre presentati sia via telefono che cartacei.
Zebra Technologies ha partecipato all’NRF 2015 per dimostrare che “l’esperienza è tutto”, mostrando come la intelligence degli asset aziendali possa generare una migliore esperienza omni-channel nel settore retail. Fra le novità presentate, da segnalare la soluzione per il pagamento mobile Zebra PD40, che supporta la funzione in tutto il punto vendita utilizzando praticamente qualsiasi tipo di carta per il pagamento - a banda magnetica e il nuovo EMV (Chip-and-Pin) – per processare in modo sicuro le transazioni.

 

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