Dal dietrofront di Amazon a Carrefour: cambiano gli equilibri retail in Cina

Tra eCommerce e canale offline, la gara del retail in Cina si fa sempre più nazionale, con retrocessione su vari fronti dei player dell'Occidente

C'è chi come Aldi sta tentando il debutto nel Paese proprio ora con i primi due store a Shanghai. L'esempio di coloro che ci hanno provato per primi, tuttavia, sembra invitare quanto meno alla cautela.

Stiamo parlando del mercato cinese e della fresca notizia di Carrefour che, arrivato nel lontano 1995, ha annunciato ora un deciso dietrofront. Il retailer francese ha infatti venduto l'80% delle partecipazioni in Carrefour China al colosso locale Suning.com per oltre 600 milioni di euro.

Una preludio all'addio definitivo che segna un altro punto a favore per i giganti del retail nazionale. Suning.com, noto per l'acquisto della squadra di calcio Inter, ha infatti un network di 8.815 punti di vendita in Cina. Con la recente operazione, l'azienda accelera ulteriormente nel mercato dei beni di largo consumo, migliorando l'esperienza d'acquisto degli iper-digitalizzati consumatori cinesi in direzione smart e tech e mettendo nuove frecce al proprio arco per la sfida con l'altro colosso nazionale Alibaba (con quest'ultimo Suning.com intratterrebbe rapporti di alleanza sempre più controversi e sempre meno solidi).

Quello di Carrefour, comunque, è solo l'ultimo dei totali o parziali dietrofront dei player occidentali nel settore retail/eCommerce cinese, dove i colossi autoctoni tendono a non lasciare o a riprendere terreno. Stando a quanto riportato da Reuters il retailer tedesco Metro Ag sarebbe pronto a vendere i suoi 93 store nel Paese.

Non solo. Anche Amazon ad aprile 2019 ha annunciato la chiusura del suo marketplace online in Cina dedicato ai prodotti di terzi. Una (mezza) resa allo strapotere di Alibaba con Jd.com, che vede il big di Seattle scegliere di concentrarsi sulle vendite transfrontaliere ed altre attività di maggior successo nel Paese. Pur non trattandosi quindi di un'uscita dal mercato o di una sconfitta troppo amara per il gigante a stelle e strisce, si tratta di un monito interessante per tutti: la Cina non è il Vecchio West, dove bastava arrivare e piantare una bandierina, lo spazio è più ridotto e va gestito con strategia, anche se sei Amazon.

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