Dal welfare aziendale un’aiuto all’economica con i fringe benefit

In discussione un emendamento al decreto lavoro per innalzare a 1.000 euro la soglia dei fringe non tassati. Una ricerca di Ambrosetti per Edenred evidenzia le ricadute positive

Attualmente la soglia esentasse per beni e servizi non in denaro, concessi dalle aziende ai propri dipendenti, per molti lavoratori è di soli 250 euro. Un valore fissato nel 1986 e ormai molto lontano dal controvalore reale di beni e servizi.

Studi sul tema, recenti studi affermano che l'innalzamento della soglia defiscalizzata a 1.000 euro non comporterebbe vantaggi solo per i lavoratori ma per l'intera economia italiana. L'esperienza dello scorso anno fa titolo. Secondo uno studio di The European House - Ambrosetti per Edenred Italia, l'aumento della zona esentasse per i fringe benefit da 258,23 a 600 euro e successivamente da 600 a 3mila euro avvenuta nel 2022, ha generato un guadagno per lo Stato di quasi 50 milioni di euro. Complessivamente l'incasso totale è stato di 379,1 milioni di euro a cui occorre sottrarre un incremento di oneri per 86,3 milioni di euro dovuto all'innalzamento della soglia da 258,23 a 600 euro e di 234,4 milioni di euro dall’incremento della stessa da 600 euro a 3.000. Il guadagno netto derivante per lo stato è stato appunto di circa 50 milioni di euro.

L'aumento dei fringe benefit esentasse permette di incrementare il potere di acquisto dei consumatori. Lo afferma lo studio Ambrosetti che prova a mettere in collegamento i dati sui consumi e l'incremento della detassazione: nell'agosto 2022, in concomitanza del raddoppio della soglia da 258,23 euro a 516,46 euro, i consumi sono rimasti stabili (+0,4%) analogamente a quanto avvenuto nel 2021 in concomitanza dell’aumento per l'intero anno della soglia di detassazione da 258,23 Euro a 516,46 Euro. Con la soglia di detassazione a 600 euro (da 258,23 euro) ad agosto 2022 e a 3.000 euro a novembre 2022, i consumi sono cresciuti dell'1,6% nel secondo semestre rispetto al primo. Infine, l'innalzamento della sogli di detassazione fino a 3.000 euro ha dato una spinta al mercato. Un dato che si desume dal numero di buoni acquisto erogati da Edenred a novembre-dicembre 2022, raffrontati a quelli erogati a novembre-dicembre 2021.

I fringe benefit nel tempo - spiega Fabrizio Ruggiero, amministratore delegato di Edenred - hanno dimostrato la loro efficacia in tutti gli ambiti della vita quotidiana, a partire dalla famiglia e dalle sue esigenze, in quanto contribuiscono ad aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori in maniera immediata, offrendo un supporto economico puntuale”.

Probabilmente la dinamica che correla l'incremento della detassazione dei frange benefit ai consumi è più complessa e indiretta di quanto una ricerca possa evidenziare. Tuttavia è incontrovertibile che in una situazione di inflazione come l'attuale e di abbattimento del potere di acquisto, il welfare aziendale sotto forma di frange benefit sia lo strumento più efficace per dare respiro ai bilanci familiari

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