È il fattore umano a far crescere le Pmi eccellenti

di Nadia Tadioli

Sono 483 le imprese eccellenti italiane, che nonostante la crisi hanno continuato a crescere, segnando un +50% rispetto allo scorso anno, con una reddività e solidità patrimoniale da 2 a 10 volte superiore rispetto alla media. Innovazione, caparbietà imprenditoriale e capacità strategica: sono questi gli assi nella manica delle Pmi che esportano e continuano a crescere. Lo rivela il rapporto annuale dell’Osservatorio PMI di Global Strategy.

  • Il fattore umano è importante: si tratta per il 92% di imprese familiari, che assumono stabilmente e mostrano una fidelizzazione molto alta di manager e dipendenti
  • Il 60,6% della forza lavoro ha un'anzianità in azienda superiore ai 10 anni. Un elemento che secondo Global Strategy consente di assicurare continuità e sviluppo, anche in assenza di sistemi di retention delle risorse chiave.
  • L'export è per tutti molto alto: il 44,8% per le aziende sopra i 50 milioni di fatturato; il 40,8% per quelle più piccole (20-50 milioni)
  • L'ingresso nei mercati esteri avviene non solo mediante distributori locali (29,5%), ma in oltre il 44,5% dei casi, attraverso una presenza diretta e strutturata, ovvero filiali commerciali, siti produttivi o partecipazioni in imprese estere.

“Questa è la 7° edizione dell’Osservatorio PMI – spiega Antonella Negri-Clementi, presidente e amministratore delegato di Global Strategy – e siamo orgogliosi di riscontrare un importante incremento delle aziende italiane che sono entrate nel gruppo di quelle che definiamo eccellenti".

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome