È ora possibile fare acquisti online direttamente da ChatGpt

Grazie a software scritti appositamente e integrabili (plug-in), la chat d’intelligenza conversazionale apre una nuova porta al commercio on-line

I plug-in aprono ChatGpt al mondo dell'eCommerce in tempo reale. OpenAi ha infatti introdotto una serie di plugin per il famoso tool di intelligenza artificiale generativa, rendendo così possibile l'interazione con svariati servizi web e siti di eCommerce. Questa mossa porta su nuovi binari la monetizzazione dell'Ai conversazionale, in particolare nel settore retail, e la relativa gestione della concorrenza.

La notizia è stata lanciata con un post sul blog di OpenAI. Grazie ai plug-in, gli utenti potranno interrogare servizi esterni sia per ottenere informazioni aggiornate ed affidabili, sia per fare prenotazioni o acquisti direttamente dalla chat. Un po’ Alexa, un po’ app Store, il nuovo meccanismo traccia nuovi confini alla monetizzazione dell’Ai conversazionale nel commercio in generale e in particolare nel retail.

I frutti della collaborazione tra Microsoft e OpenAi

Sfruttando la collaborazione con Microsoft, anche OpenAi ha anche annunciato dei plugin: Browsing, Code Intepreter (per il linguaggio Python) e Retrieval per i dati personali e aziendali. Il plugin Browsing sfrutta quanto fatto da Microsoft per Bing Chat: la richiesta fatta a ChatGpt viene convertita in una o più query al motore di ricerca, i cui risultati possono essere usati nuovamente su ChatGpt stessa per altre operazioni (precisazione, sintesi, rephrasing, traduzione…).

Al lavoro per superare il set di dati di riferimento per le risposte

Secondo OpenAi, i plugin risolveranno il principale problema di ChatGpt, cioè l’anzianità dei dati di riferimento. In questo momento, Gpt3 usa informazioni raccolte al più tardi nel settembre 2021 e la situazione della versione 4 non è molto diversa. Tra i primi plugin collegati a sistemi di vendita, al momento sono disponibili Instacart e Shop per lo shopping online anche di alimentari, OpenTable per i ristoranti, Klarna per i pagamenti flessibili, Expedia e Kayak per la programmazione dei viaggi (voli, alberghi, auto).

Un altro cambiamento rilevante offerto dai plug-in è l’accesso diretto ad Internet e ai siti. Si tratta di un servizio per gli utenti di ChatGpt, ma anche di un modo più semplice per accedere ai dati aziendali contenuti nei siti. Per salvaguardare l’attività, i webmaster possono bloccare la lettura di ChatGpt attraverso il file di configurazione robots.txt.

Non disponibile ancora in Italia

La disponibilità dei plug-in annunciati è certamente la punta di un iceberg sia per le aziende che li annunceranno, sia per molte altre che -pur usando questa o altre soluzioni AI- terranno l’informazione per sé. Per ora i plug-in, come ci ha detto lo stesso ChatGpt, non sono disponibili in Italia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome