Ecco come Kellogg’s valorizza la filiera con un marketing che funziona

#iofacciodipiù #takeaction | Un'operazione tanto semplice quanto efficace quella attuata da Kellogg's per valorizzare i fornitori (e dunque il brand)

Quando un'operazione di marketing funziona spesso è evidente a tutti in automatico e non c'è bisogno di fare grandi commenti. L'efficacia, nella sua semplicità, dell'immagine qui sopra, parla chiaro.

Per valorizzare i propri fornitori Kellogg's avrebbe potuto, come molti altri brand, scrivere una bella "poesiola" di ringraziamento sulla confezione, sul proprio sito, girare un video con i volti degli agricoltori che sorridono e molto altro. Ma dato che comunicare e informare non sono la stessa cosa, Kellogg's ha scelto di puntare in primis sull'impatto-visivo ed emotivo.

Cosa ha fatto, dunque, il marchio, forte della sua identità nota e ben riconoscibile? Ha apportato una sostanziale modifica alla sua immagine storica, togliendo il prodotto dalle confezioni, eliminando la parola "corn" e trasformando lo storico gallo (nonché gli altri "testimonial" per le altre referenze) con una triste espressione.

A fronte di questo cambio che a scaffale sa farsi notare, e soprattutto è in linea con il messaggio che si vuole esprimere, molte più persone saranno interessate a leggere le ragioni dietro la scelta, per scoprire che si tratta di un omaggio ai propri fornitori australiani, senza i quali il prodotto non sarebbe evidentemente lo stesso.

Non si tratta solo di un'efficace operazione di marketing facilmente leggibile e con tocco di csr. Parliamo di un'operazione che mette in luce il legame del marchio con la filiera, umanizzandolo, rendendolo trasparente e degno di fiducia, rassicurando su qualità e sul valore dato a chi lavora e pertanto anche a chi compra.

CREDITS
Advertising Agency: Wunderman Thompson, Sydney, Australia
Designer: Julian Batty, Jo Zoumboulis
Intergrated Producer: Emma Power
Print Producer: Miryana Velyanovski
Engagement Manager: Ellie Sutton
Strategist: Brona Kilkelly
Partner: Ana Lynch
Creative: Kat Thomas, Nick Doring
National Chief Creative Officer: Simon Langley

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome