Equimilk, il latte di cavalla alleato del microbiota

Per le proprietà riequilibratrici della flora intestinale e immunostimolanti, ha diversi impieghi come integratore alimentare (da Mark Up n. 276)

Un progetto pionieristico quello del latte di cavalla, che nel 2018 è arrivato sul mercato italiano. Nel nostro Paese è stato lanciato da Tatjana Falconi, medico veterinario specializzato in medicina sportiva dei cavalli e di elevata professionalità. Le sue consulenze sono richieste in Italia e all’estero, in particolare per la laser terapia riabilitativa nei cavalli. Tanto che tiene corsi di formazione per i colleghi in Italia e in diversi Paesi, come Francia, Paesi Bassi, Regno Unito ed Emirati Arabi. Anche in collaborazione con alcune università.

Relativamente all’attività di produzione di latte di cavalla per uso alimentare umano, è stata recentemente invitata a un convegno in Franciacorta a parlare di fake news sul latte, con il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi. Lo stesso ministro dell’Agricoltura e Turismo, Gianmarco Centinaio, ha voluto conoscere più da vicino questo progetto, apprezzandone l’iniziativa e la novità. Tatjana Falconi ha fondato Equimilk, unica azienda italiana che produce latte di cavalla a Vobarno (Bs). L’allevamento delle 18 cavalle di razza avelignese (o Haflinger) è di proprietà e seguito dalla cooperativa sociale Ai Rucc e Dintorni. Produzione e confezionamento sono affidati a una cooperativa di inserimento lavorativo, Sentieri e Verbena solidali. Il prodotto viene commercializzato crudo e congelato, con bollino CE.

Questa innovazione, presentata alle ultime edizioni di Cibus e a Golosaria, ha riscosso grande attenzione nel mondo B2B per gli utilizzi trasversali. La composizione è la più simile al latte materno. Nei Paesi del Nord, come la Germania, viene commercializzato da oltre 40 anni.

“Il latte equino ha un elevato contenuto di due enzimi, lisozima e lattoferrina -spiega la dottoressa Tatjana Falconi-, che hanno grande capacità antivirale e antibatterica. A livello intestinale aiutano a regolare il microbiota e combattono i patogeni, risultando efficaci anche contro la Listeria monocytogenes e lo Staphylococcus aureus. Contiene, poi, alte quantità di beta-lattosio, il substrato ideale per la crescita dei lattobacilli buoni per l’intestino e alta percentuale di IgA e IgM, immunoglobuline che proteggono la mucosa intestinale. Contiene pochissimi grassi, sotto l’1%, di cui in prevalenza omega-3 e omega-6. Ha, inoltre, la più alta concentrazione di vitamina C che possiamo trovare nel latte, 15mg/100ml a fronte di 1mg/100ml del latte bovino, ovino e caprino”.

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