Il nuovo "hubquarters" Eridania presenta 850 mq di spazi di lavoro tecnologicamente avanzati per un cambiamento culturale e organizzativo

La nuova sede di Eridania in via Paolo Bovi Campeggi 2/4e non riflette solo un mero cambio di indirizzo e di luogo fisico-topografico, ma vuole proporre un nuovo spazio di lavoro e rappresentanza concepito per favorire l’interazione con l’ecosistema dell’innovazione digitale e intraprendere un percorso di trasformazione da quartier generale (Headquarters) a polo strategico (Hubquarters), con lo scopo di immaginarne un nuovo uso che rispetti e tuteli principi di equilibrio tra vita e lavoro (work-life balance) e riduzione dell’impatto ambientale.

Questo lo spirito alla base del trasloco e dello spostamento di 102 dipendenti nei nuovi spazi in via Paolo Bovi Campeggi 2/4e da parte di Eridania Italia SpA, leader nazionale della dolcificazione con un fatturato 2020 di 197 milioni di euro, comprensivo della gestione del business di SRB SpA, società specializzata nella raffinazione dello zucchero grezzo di canna con sede a Brindisi.

Una sede tecnologicamente avanzata distribuita su 850 mq: documenti dematerializzati, wi-fi di libero accesso, armadietti (locker) e postazioni di lavoro non preassegnate per privilegiare lo smart working interno, il co-working e l’organizzazione efficace della giornata lavorativa, scegliendo tempi, luoghi e mezzi in base al tipo di attività da svolgere e l’interazione con i colleghi. Ma non è tutto: il nuovo concetto degli spazi è stato ideato per favorire un cambiamento culturale all’interno dell'azienda.

Il modello Abw

Un progetto concepito con il supporto della società eFM su un percorso conoscitivo, progettuale e realizzativo orientato al benessere dei dipendenti, all’innovazione tecnologica e alla flessibilità professionale. Da oggi in Eridania Italia si lavora con nuovo modello Abw-Activity based working: un approccio che abbraccia l’organizzazione degli spazi, le tecnologie a servizio degli uffici e dei dipendenti e il cambiamento culturale nel modo di lavorare. Il risultato è una sede con un layout ideato per soddisfare le diverse esigenze lavorative, con la selezione di materiali e colori che favoriscono un senso di apertura alla collaborazione, energia e creatività in linea con le mutate esigenze del mercato e i futuri scenari di business post Covid.

"Stiamo vivendo il cambiamento degli spazi di lavoro e il moltiplicarsi dei luoghi di lavoro per il dipendente, che può scegliere liberamente fra le diverse aree messe a disposizione come se fosse un catalogo –spiega Daniele Di Fausto Ceo Global eFM–. Dagli studi realizzati fino ad oggi, svolti direttamente o studiando articoli e pubblicazioni, abbiamo capito che l’ufficio sarà soprattutto il luogo in cui svolgere un lavoro cooperativo, con spazi ampi che, a seconda delle esigenze, cambiano aspetto e attrezzatura (arredo e tecnologica). Da tempo noi affrontiamo questo tipo di cambiamento –conclude Di Fausto– cercando di spingere i clienti a impostare un mix di spazi collettivi, anche concettualmente, aperti e trasparenti per abbandonare la riservatezza dei silos in favore di una maggiore condivisione, così da sfruttare i diversi know how che emergono con collisioni e incontri casuali".

"Una Eridania Italia 4.0 nella quale mostrare fisicamente la trasformazione digitale e la filosofia dell’azienda -commenta Daniele Bragaglia Ceo Eridania Italia SpA- . È un modo diverso di porsi agli occhi del mercato. I trend in corso e i futuri scenari di business post Covid rappresentano fattori di trasformazione prepotenti a cui Eridania risponde elevando alla quarta il fattore T: Task, Time, Team e Tecnique".

"Bisogna creare valore in un modo nuovo – aggiunge Alessio Bruschetta, direttore generale Eridania Italia SpA–, valorizzando le competenze e creando modelli di lavoro evoluti, rendendo i processi più efficaci e flessibili, grazie a progetti centrati sul cambiamento tecnologico e culturale”.

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