Aggiornamento al Mise sul salvataggio dell’ex Auchan: a fine settembre 2020, Conad ha integrato nella sua rete 248 punti di vendita su 270; il numero di persone da ricollocare è sceso da 6.200 a 795

Si è svolto oggi al Mise (Ministero industria e sviluppo economico), con le sottosegretarie Alessandra Todde (Mise) e Francesca Puglisi (Lavoro), l’incontro tra Margherita Distribuzione (di seguito MD), Conad e le organizzazioni sindacali, per la prevista verifica, a 14 mesi dall’avvio dell’operazione, dell’andamento del piano di salvataggio dell’ex Gruppo Auchan proposto e condotto da Conad.

I rappresentanti di MD e di Conad hanno presentato lo stato avanzamento lavori del Piano a fine settembre 2020, tracciando un primo bilancio delle attività e degli interventi del 2020, e una sintesi dei risultati già raggiunti.

I principali obiettivi del Piano erano la messa in sicurezza della rete commerciale (punti di vendita) Auchan e la gestione dell’impatto occupazionale legato al grave stato di crisi del Gruppo francese in Italia. Tenuto conto di questi obiettivi, il bilancio dei risultati raggiunti al 30 settembre 2020 è stato così sintetizzato:

  • 248 punti di vendita su 270 dell’ex rete Auchan sono stati messi in sicurezza in Conad e in altre reti di primari operatori del mercato;
  • Esuberi: da 6.200 a settembre 2019 a 795 oggi; sono in corso attività per ridurli ulteriormente.

Nella rete Conad sono entrati 147 punti di vendita dell’ex rete Auchan, con quasi 8.500 dipendenti, mentre 101 punti di vendita sono entrati nella rete di altri primari operatori di mercato, con più di 2.500 dipendenti.

Sono solo 22 i punti di vendita sui quali si è ancora al lavoro per soluzioni che permettano, entro il 30 novembre 2020, la loro messa in sicurezza, tenuto conto delle valutazioni dell’Antitrust su alcuni di essi.

Per quanto riguarda la gestione del personale, sino ad oggi le misure previste per la salvaguardia dell’occupazione hanno consentito:

  • circa 2.000 uscite su base volontaria e incentivata (che hanno interessato la sede e la rete);
  • circa 3.100 interventi di ricollocazione, per la gran parte (circa 2.700 persone) nella rete e nelle sedi Conad e per la rimanente parte (circa 400 persone) nella rete di altri operatori;
  • quasi 300 conclusioni di rapporto per effetto del normale turnover.

Per i 795 lavoratori ancora in esubero, si continua a lavorare per una soluzione entro la fine del 2020 nell’ambito delle misure già previste: cassa integrazione, uscite su base volontaria e incentivata, ricollocazione, anche attraverso le politiche attive del lavoro sui territori (con Regioni e Istituzioni locali).

Ai lavoratori in Cigs/Cigd durante il periodo di attuazione degli interventi del Piano sulla rete commerciale e sulle sedi dell’ex Auchan, Margherita Distribuzione ha anticipato, da aprile a settembre 2020, trattamenti di cassa per circa 3,6 milioni di euro.

A completare il quadro dei risultati del Piano di salvataggio, sono stati presentati anche gli interventi di risanamento avviati, con lavori di ristrutturazione di gran parte degli ipermercati della ex rete Auchan (28 punti di vendita, con poco più di 4.500 addetti), per i quali è stata trovata una nuova formula commerciale attraverso un radicale ripensamento del format, che ha previsto la riduzione delle superfici e la separazione delle attività commerciali tra alimentare ed extra alimentare.

Dallo sviluppo delle superfici per attività extra alimentare potranno arrivare nuove opportunità commerciali e nuove opportunità occupazionali per il reimpiego del personale ancora in eccedenza, attraverso il coinvolgimento di altri primari operatori di mercato di vari settori, come nel caso del primo contratto firmato con Ovs, per l’apertura di 18 store nelle superfici libere degli ex ipermercati della rete Auchan in ristrutturazione, che potrebbe già portare a un recupero occupazionale stimabile ad oggi in circa 130 unità.

Anche gli interventi sui poli logistici dell’ex rete Auchan, pur essendo sotto la responsabilità gestionale di società terze, hanno visto Margherita Distribuzione farsi promotrice indiretta di progetti alternativi e di misure di salvaguardia occupazionale analoghe a quelle applicate alla rete (Cigs/Fis, uscite volontarie e incentivate, ricollocazione). Questi interventi hanno permesso di trovare una soluzione, ad oggi, per circa 900 lavoratori su 1.280 addetti, mediante interventi di ricollocazione e uscite su base volontaria e incentivata.

 

 

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