Fairtrade: il mercato dell’equo solidale vale oltre 550 milioni di euro

I prodotti a maggior incremento sono il cacao (+9%) e lo zucchero (+10%). Bene anche il non food, dai fiori recisi all'abbigliamento in cotone

Nel 2021 gli italiani hanno speso 553 milioni di euro in prodotti contenenti almeno un ingrediente certificato Fairtrade, spaziando dal food, in particolare frutta fresca, caffè, e cioccolato, al non food, a partire da fiori recisi e dall'abbigliamento in cotone: è, questa, una delle prime evidenze del rapporto annuale delle attività di Fairtrade Italia "The future is fair: filiere e diritti" che riassume l’andamento delle vendite dei prodotti del commercio equo certificato in Italia durante lo scorso anno.
"A livello di performance -illustra Thomas Zulian, direttore commerciale di Fairtrade Italia- si segnala il +9% del cacao ed il +10% dello zucchero, sino alle banane, che restano il prodotto più venduto per volumi, pari a 14.100 tonnellate".

La gdo si conferma il principale canale di diffusione dei prodotti certificati Fairtrade. Coop Italia, per esempio, anche nel 2021 ha proseguito con l’inserimento di referenze a marchio Fsi: "Abbiamo più di 50 prodotti Fairtrade, che generano un fatturato importante, superiore ai 50 milioni di euro -racconta Paolo Bonsignore, direttore marketing e marche private Coop Italia-...Solidal, la nostra linea a marchio di prodotti Fairtrade, sarà completamente rivista dal punto di vista grafico, nell'ottica non solo di comunicare l'aspetto di commercio equo e solidale, ma anche per fare più storytelling attorno alle singole referenze".
Fra gli altri retailer, si segnala Aldi Italia che, oltre ai prodotti a base di cacao Fsi, ha recentemente introdotto nel proprio assortimento le banane. Lidl Italia ha mantenuto un'offerta molto ampia di prodotti realizzati con cacao Fsi, mentre IN’s Mercato ha esteso la sua gamma di capsule con caffè Fairtrade, triplicando i volumi di vendita.

Molti anche i produttori che collaborano con Fairtrade, a partire da Italia Zuccheri:
"Siamo l'unica realtà agroindustriale del nostro Paese che coltiva e produce zucchero 100% italiano -spiega Alessandro Benincà, direttore generale Italia Zuccheri Commerciale-. In coerenza con i nostri valori, dall’equo cooperare alla messa in campo di un’agricoltura sostenibile nel pieno rispetto delle persone e del territorio, oggi sosteniamo, insieme a Fairtrade, anche gli agricoltori africani, grazie alla realizzazione di una gamma di 4 referenze di zucchero di canna proveniente da filiere Fairtrade".
Seguendo lo stesso principio, l'azienda Felsineo ha introdotto, all'interno della propria linea di affettati vegetali Good&Green, una referenza al pepe Fairtrade, caratterizzata da una combinazione di pepe bianco e nero proveniente esclusivamente da produttori certificati: "Acquistando questo alimento -segnala Emanuela Raimondi, amministratrice delegata Felsineo- si consente ai produttori di pepe Fairtrade di accedere a nuove opportunità di mercato, e di sviluppare progetti sociali e ambientali a beneficio delle imprese delle comunità".
Infine un player come Alce Nero, che opera esclusivamente nel mercato del bio e che da sempre è impegnato sul fronte della crescita ecoattenta, la partnership Fairtrade è centrale per sostenere lo sviluppo di azioni di sostenibilità sociale, e non solo ambientale: "Fairtrade è l'unico soggetto a livello internazionale che ha sempre lavorato sulla dimensione sociale -sottolinea Massimo Monti, amministratore delegato Alce Nero-. La certificazione Fairtrade aiuta appunto a diffondere politiche produttive basate sulla crescita socialmente responsabile".

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