Farmacia Igea: servizio competente e business sostenibile

Fornire un consiglio professionale è nodale per la catena. Altrettanto importante è sviluppare l'aspetto commerciale del proprio lavoro

"Dispensare un consiglio affidabile, oltre che un farmaco, per dare tranquillità alla gente, che ha bisogno di certezze, soprattutto oggi che, con la pandemia, circolano molte fake news": è questo che la farmacia deve fare se vuole rimanere anche in futuro un punto di riferimento, autorevole e competente, per il cittadino. Ne è convinta Chiara Lupoi, titolare della catena Igea di Roma, con all'attivo 4 farmacie, 1 parafarmacia e un'attività di eCommerce.
Per favorire la crescita del canale, si deve continuare a puntare sullo sviluppo della farmacia dei servizi, che resta una priorità: "Noi ci crediamo da sempre. Per questo, sulle nostre strutture abbiamo introdotto, per esempio, dei corner ottici, con prodotti realizzati nel nostro laboratorio interno - precisa Lupoi -. Abbiamo anche un'infermiera h24: un servizio molto apprezzato, perché evita al cliente di andare al pronto soccorso, che è già piuttosto sovraccarico".

Oltre all'offerta in store, Igea fornisce assistenza online: grazie alla telemedicina, riesce cioè a seguire i clienti-pazienti anche da remoto. Igea assicura inoltre alla clientela il servizio di home delivery dei farmaci: "Aldilà dell'emergenza sanitaria - commenta la titolare della catena - è importante assicurare la consegna dei medicinali a domicilio, perché ci sono pazienti allettati o che hanno difficoltà a spostarsi, piuttosto che persone con poco tempo a disposizione per raggiungerci in farmacia. Per cui cerchiamo di semplificare loro la vita, investendo in questo tipo di soluzioni".

Posto che la professionalità del servizio è il focus della propria attività, per Igea è altrettanto fondamentale che il business sia sostenibile, lavorando anche sull'aspetto manageriale del ruolo del farmacista: "L'attenzione agli aspetti commerciali si esplica, per esempio, nel sapere stringere delle buone trattative in fase di acquisto della merce presso i fornitori - puntualizza Lupoi -, nonché nell'essere in grado di avere il prodotto giusto al momento giusto". In questo senso l'insegna, già nel corso della prima ondata, è stata particolarmente rapida e flessibile nel captare le nuove esigenze di consumo, andando a incrementare tempestivamente il numero di dispositivi di protezione individuale all'interno del proprio assortimento.

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