Fashion online: gli italiani vogliono consegne sostenibili e nel weekend

Non solo. Per loro il packaging dovrebbe già contenere il materiale per il reso. Dati Netcomm interessanti per tutto il mondo eCommerce

Nell’ultimo anno oltre la metà degli eShopper italiani ha acquistato prodotti nella categoria fashion (54%), che si conferma essere un comparto di punta del mondo eCommerce. Se questa non è tuttavia più una novità, quello che è interessante notare sono le aspettative e i desideri degli italiani, sempre più evoluti e specifici, quando si tratta di acquisti online nella moda (ma i risultati sono assolutamente rilevanti per tutti i comparti).

Ad offrirci alcuni interessanti dati in proposito è la terza edizione di Netcomm Focus Fashion&Lifestyle, che offrono importanti risposte, come dicevamo, per tutto il mondo eCommerce.

Consegne nel weekend e sostenibili, ma anche resi più facili
I consumatori italiani chiedono alle aziende del fashion consegne eco-sostenibili, personalizzate e possibilità di reso immediate. Dalla ricerca netRetail emerge, infatti, che i giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni hanno particolarmente a cuore il tema green: il 39% di loro vorrebbe poter scegliere opzioni di consegna a ridotto impatto ambientale e il 53% desidera ricevere pacchi già pronti per essere restituiti in caso il prodotto non soddisfi le proprie esigenze. Esigenze sempre più specifiche anche per il momento della consegna: il 25%, infatti, vorrebbe poter cambiare orario e data di consegna, scegliere giorno e orario esatti e ricevere i propri ordini a casa sabato e domenica.

Lo store fisico è uno dei touchpoint
Il primo touchpoint utilizzato per acquistare abbigliamento, calzature e accessori è rappresentato dalle recensioni online per il 39% dei consumatori; al secondo posto il sito proprietario del brand per il 29%; al terzo posto, per il 23% dei clienti, il passaggio in store; mentra al quarto posto, per il 22%, ci sono l’app del retailer e le piattaforme online. La finalizzazione dell’acquisto avviene prevalentemente sui marketplace, dove oltre la metà dei consumatori online italiani (quasi il 60%) compra prodotti fashion. Il successo dei marketplace è dovuto alle maggiori capacità di digital marketing che possano offrire un efficace mix tra prezzi vantaggiosi, migliori promozioni e varietà di scelta dei prodotti, che sono i principali driver di acquisto rispettivamente per il 51%, 43% e 29% dei consumatori italiani.

Un settore in crescita (che però fa male all'ambiente)
Più di un terzo della popolazione mondiale acquista abbigliamento online: nel 2019 il numero di eShopper nel mondo che acquista prodotti nel fashion raggiunge oltre 2 miliardi e 451 milioni, in crescita dell’11% rispetto allo scorso anno. Entro il 2023 saranno 3 miliardi e 363 milioni i consumatori che sceglieranno di acquistare capi di abbigliamento online, +37% rispetto al 2019. Il fatturato online del fashion a livello globale cresce costantemente: nel 2019 vale 346 miliardi e 256 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto allo scorso anno. Entro il 2023 questo settore varrà saranno 509 miliardi e 376 milioni, +47% rispetto al 2019. In Italia la quota di acquisto online di abbigliamento passerà dal 6% nel 2018 al 9% nel 2023, mentre in Cina dal 52% nel 2018 al 65% nel 2023. Benissimo il tutto per profitti e fatturato, ma malissimo per l'ambiente, per lo meno stando al modello di business attuale.

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