Federdistribuzione: “Con questa inflazione debole urgono misure espansive”

Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione
Il commento di Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione, sui dati Istat relativi all'inflazione generale di luglio (+0,5%)

Con questa tendenza del mercato (ci riferiamo ai dati provvisori per il mese di luglio diffusi oggi dall’Istat: tasso complessivo d’inflazione +0,5% rispetto allo stesso mese del 2018) l'applicazione delle clausole di salvaguardia, con particolare riferimento all'aumento dell'Iva, comporterebbe disagi sia sulla propensione d'acquisto degli italiani sia sull'economia stessa del paese, che come dovrebbe essere noto lippis et tonsoribus (e quindi a maggior ragione ai nostri Governi), si basa per il 70% sui consumi. Ma lasciamo la parola a Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione.

"Nel mese di luglio si assiste a un ulteriore rallentamento dell’inflazione dovuto principalmente alla dinamica negativa dei beni energetici regolamentati -commenta Gradara-. Siamo di fronte al dato più basso da molti mesi a questa parte, pari a circa un terzo della dinamica della seconda parte del 2018 e alla metà dei primi mesi di quest’anno. A riprova della debolezza dei consumi interni, incapaci di sostenere la crescita del Paese e di dare un conseguente impulso alla dinamica dei prezzi".

"La situazione di stallo del Paese è confermata dai dati sul Pil del secondo trimestre del 2019, che evidenziano una crescita zero sia in termini tendenziali che congiunturali -continua Gradara-. Un quadro allarmante, che crea preoccupazioni per consumatori e imprese, frenando ulteriormente consumi e investimenti".

"Occorre rompere questa fase di stagnazione -conclude Gradara- e varare misure in grado di rimettere in moto il Paese, innanzitutto evitando interventi che possano peggiorare la situazione, come sarebbe l’applicazione delle clausole di salvaguardia e i conseguenti aumenti dell’Iva".

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome