Federdistribuzione: l’inflazione in crescita erode i consumi

Claudio Gradara, Presidente di Federdistribuzione
Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione
Federdistribuzione ritiene allarmante il dato dell'inflazione a novembre 2018 (+1,7%), il più alto dall'inizio dell'anno: oltre a incidere negativamente sui consumi, frena anche le possibilità di una ripresa sul breve, medio termine

I dati Istat di novembre 2018 indicano un'inflazione pari al +1,7% rispetto allo stesso mese 2017. Un incremento che, secondo Federdistribuzione, non lascia presagire nulla di entusiasmante, anzi dà adito ai proiezioni piuttosto fosche nel breve-medio periodo, soprattutto in materia di consumi.

Claudio Gradara, Presidente di Federdistribuzione, commenta, infatti, il dato più o meno in questi termini: "seppur lentamente l’inflazione continua a crescere, registrando a novembre il dato più alto dall’inizio dell’anno. Un’erosione continua del potere d’acquisto delle famiglie, che finisce per frenare la domanda interna e quindi la ripresa del Paese, come testimoniano i dati Istat sul terzo trimestre dell’anno che sanciscono addirittura un calo congiunturale dei consumi pari a -0,1% (+0,7% su base annua)".

"Ci avviamo -prosegue Gradara- verso una chiusura 2018 davvero modesta dal punto di vista della crescita, e in significativo rallentamento rispetto all’anno precedente, con consumatori e imprese che vedono pochi spiragli per il futuro e vivono un sentimento di incertezza relativo ai prossimi mesi: in questo senso la cartina di tornasole è il costante calo di fiducia delle imprese, che dura ormai da 5 mesi consecutivi e che sta determinando una diminuzione degli investimenti (-1,1% nel terzo trimestre 2018 rispetto al trimestre precedente)".

Gradara ritiene, infine, "indispensabile imprimere una scossa attraverso la legge di bilancio, ridando slancio agli investimenti privati e pubblici e sviluppando una politica di sostegno per i redditi delle famiglie che sia realmente in grado di alimentare i consumi".

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