Federdistribuzione: “Prospettive pesanti per il non food”

Le nuove restrizioni potrebbero generare per la fine dell'anno un calo complessivo nel vendite al dettaglio non-food superiore al 40%

I dati relativi alle vendite al dettaglio di settembre 2020, diffusi oggi dall’Istat, fanno registrare una crescita del +1,3% a valore, rispetto a settembre 2019 con +3,8% nell’alimentare e  -0,6% sul non alimentare. Secondo Federdistribuzione, sono dati superati dall’evoluzione del contesto emergenziale e destinati, in particolar modo per il settore non alimentare, a peggiorare nelle prossime settimane, per via delle nuove misure restrittive introdotte che impatteranno anche sul mondo del commercio.

Il non alimentare è un mercato che ancora risentiva delle chiusure del lockdown primaverile, e registrava già dalle scorse settimane proiezioni di calo di fatturato intorno al -25/-30%. L’effetto delle nuove restrizioni potrebbe impattare con un’ulteriore flessione aggiuntiva (dal -10 al -15%). "Per la fine dell’anno si potrebbe così generare un calo complessivo superiore al 40% – precisa Carlo Alberto Buttarelli, direttore ufficio studi e relazioni con la filiera di Federdistribuzione-. Un dato che non tiene conto di un’eventuale estensione delle chiusure che perduri fino al periodo natalizio che è di fondamentale importanza per i fatturati nel commercio".

Le nuove restrizioni, che colpiscono il canale HoReCa, con bar e ristoranti chiusi, si riversano anche sul mondo dei cash&carry: dopo una lunga e lenta risalita dal primo lockdown, il dato annuale acquisito segnava ancora un negativo di circa il 20%. Gli indicatori più recenti a disposizione fanno registrare un’ulteriore flessione intorno al -25% che rischia di riportare il canale ai livelli della scorsa primavera, con un calo delle vendite intorno al -50%.

La distribuzione alimentare continua invece a svolgere il suo ruolo al servizio del Paese. "Le imprese distributive alimentari sono pronte a garantire, come già fatto durante la prima ondata, la regolarità delle forniture -aggiunge Buttarelli-, mettendo a disposizione della clientela la qualità e la convenienza della propria offerta, contrastando qualsiasi tentativo di speculazione su aumenti di listino ingiustificati e continuando a sostenere le filiere del Made in Italy in un momento così difficile per il Paese. Vogliamo rassicurare il consumatore e ribadire che non vi è alcuna necessità di corse agli acquisti e sottolineare l’impegno costante sul mantenimento di standard di sicurezza dei punti vendita, attivati fin da inizio pandemia, a tutela di clienti e collaboratori".

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