Federdistribuzione: “Quadro preoccupante per imprese e consumi”

Pil in rallentamento (-0,3%) e fiducia in calo. Secondo Federdistribuzione "bisogna invertire la rotta con politiche espansive per rianimare la domanda interna"

I dati Istat per il 4° trimestre 2019 segnano un decremento (-0,3%) a fronte di un leggero aumento (+0,2%) per il progressivo dell’anno.

"I dati diffusi da Istat confermano quello che era un risultato purtroppo annunciato da tempo -commenta Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione- e cioè un'inversione di tendenza della pur debole crescita economica che aveva caratterizzato gli ultimi trimestri. Era dagli anni bui della seconda ondata della crisi (2011-2012) che non si registrava una variazione negativa così consistente (-0,3%). Ci troviamo di fronte a un quadro complessivo preoccupante, soprattutto per quanto riguarda le imprese, il cui clima di fiducia è in calo (particolarmente nel commercio) e la produzione industriale rallenta".

"Da sottolineare -aggiunge Gradara- il contributo negativo alla dinamica del Pil della domanda interna, a fronte di un aumento della componente estera. La debolezza dei consumi delle famiglie è un freno costante allo sviluppo del Paese, un fattore che deve essere corretto con politiche coraggiose".

Secondo Gradara, archivieremo il 2019 con un modesto incremento del Pil (+0,2%), e quindi con un rallentamento significativo rispetto al +0,8% dell’anno precedente. Il 2020 non si prospetta migliore: tutte le stime sono orientate verso un +0,5%, anche alla luce delle tensioni internazionali, legate alla guerra commerciale e le incognite dei dazi Usa, unite alle possibili conseguenze di una Brexit ormai effettiva. In questo contesto sarà indispensabile per quest’anno ridare slancio ai consumi, attraverso politiche economiche espansive che favoriscano il potere d’acquisto delle famiglie e ridonino fiducia alle imprese".

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