Federdistribuzione: “Misure per il rilancio”

Di consumi interni ed investimenti pubblici e privati, a fronte di un'inflazione stabile e una domanda debole

I dati provvisori per il mese di aprile diffusi oggi dall'Istat registrano un tasso complessivo d’inflazione pari al +1,1% rispetto allo stesso mese del 2018. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua.

“Ad aprile si conferma un’inflazione stabilizzata su valori oscillanti intorno all’1%, come accade da dicembre 2018 – commenta Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione – Un dato che tranquillizza dal punto di vista del potere d’acquisto delle famiglie ma che è anche lo specchio di un Paese che non riesce a esprimere una significativa dinamica dei consumi interni in grado di stimolare maggiormente l’offerta. L’inflazione di fondo resta infatti allo 0,6%, testimoniando un sentimento di incertezza che ancora permane nei consumatori, il cui clima di fiducia sta scendendo da tre mesi, riportandosi sui valori precedenti all’agosto 2017 e frenando gli acquisti”

“I dati sul Pil del primo trimestre del 2019 certificano l’uscita dalla recessione tecnica – continua il presidente di Federdistribuzione – ma non cambiano le prospettive del Paese, che continua a muoversi su un orizzonte di sostanziale stagnazione. Peraltro l’Istat evidenzia che la componente nazionale della domanda ha dato un contributo negativo alla dinamica complessiva del Pil. E’ necessaria una coraggiosa presa di coscienza della situazione reale che porti ad avviare una politica di rilancio degli investimenti, pubblici e privati, e dei consumi nazionali. Le prospettive sono preoccupanti, e serve uno scatto in avanti dal punto di vista delle misure economiche per favorire una ripresa che altrimenti rischia di rimanere solo sulla carta”, conclude Gradara.

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