Federdistribuzione: “urgono misure shock per rilanciare i consumi”

Per il secondo mese consecutivo l’inflazione è in negativo, -0,2% a giugno rispetto allo stesso mese del 2019; va meglio per i prodotti alimentari (+2,5%) dove invece l'inflazione non è piatta

Nel commentare i dati di giugno 2020 diffusi oggi dall’Istat (inflazione pari a -0,2% rispetto allo stesso mese 2019), Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione, sottolinea che "occorre dunque agire con misure rapide per determinare nell’immediato un cambiamento dei comportamenti delle persone per rimettere in moto i consumi, componente vitale per l’economia del Paese".

"Per il secondo mese consecutivo l’inflazione presenta un dato negativo, assestandosi a -0,2% con il calo imputabile ancora una volta ai prezzi dei beni energetici –osserva  Gradara-. Considerando l’inflazione dei prodotti alimentari possiamo riscontrare una sostanziale stabilità della variazione, a +2,5%, in linea con i mesi precedenti (era +2,6% a maggio). Una tendenza che prosegue ed è il riflesso delle criticità oggettive che impattano su tutta la filiera: i mesi di emergenza hanno comportato rialzi improvvisi della domanda e generato stress sulla logistica e sulla produzione, condizionata anche da fattori climatici".

"La distribuzione moderna -aggiunge Gradara- prosegue nel suo impegno, attraverso politiche commerciali finalizzate alla tutela della capacità di spesa dei consumatori e con il mantenimento, da parte di molte insegne, di ampi panieri di prodotti a prezzi fissi. Un impegno ancora più importante alla luce del calo del potere d’acquisto delle famiglie certificato dall’Istat, che inevitabilmente determina la contrazione dei consumi che sta caratterizzando gli ultimi mesi, anche alla luce del clima di incertezza che sta frenando gli acquisti non essenziali differibili nel tempo e aumentando la propensione al risparmio".

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