Per Fileni il convegno a Milano, in Fondazione Feltrinelli, è stato l'occasione di raccontare il suo percorso sostenibile e la recente certificazione B Corp

Gruppo Fileni è il protagonista del convegno, moderato da Federico Quaranta, Scegliamo di difendere il futuro, tenutosi a Milano, alla Fondazione Feltrinelli. Un appuntamento che si inserisce nel contesto del B Corp Month, il mese in cui ogni azienda può raccontare la sua esperienza come B Corp. E Fileni ha di recente ottenuto questa certificazione. Promossa dall’ente non profit B Lab, la certificazione assicura che un gruppo/una società operino secondo i più alti standard sociali e ambientali. Una B Corp è un’azienda for profit a tutti gli effetti, per la quale la creazione di valore condiviso verso tutti i propri stakeholder è parte integrante del modello di business. Oggi nel mondo ci sono oltre 4.000 B Corp certificate, e più di 150.000 aziende in 80 paesi e 150 settori utilizzano gli strumenti di B Lab per misurare e migliorare il proprio profilo di sostenibilità. Attualmente in Italia si contano più di 120 B Corp certificate.

Siamo diventati una B Corp, la prima nell’industria della carne, perché sentiamo l’urgenza di agire e operare avendo un impatto positivo sull’ambiente e sulla società -spiega Roberta Fileni, vicepresidente del Gruppo-. Ogni giorno ci ispiriamo al principio siamo parte, non siamo tutto, secondo il quale siamo parte del problema ma anche dell’unica soluzione possibile per difendere il futuro del Pianeta e delle nuove generazioni. Una visione che si collega al valore dell’interdipendenza, condiviso da tutte le B Corp nel mondo. La certificazione B Corp non è un traguardo, ma l’inizio di un percorso e uno stimolo a migliorare”.

Abbiamo affrontato un processo profondo di confronto interno ed esterno -precisa Massimo Fileni, vicepresidente di Gruppo Fileni-. Nel nostro ambito strategico abbiamo portato alla luce una linea che passa dalla sostenibilità, dall’economica circolare e arriva naturalmente a un terzo concetto ancora più evoluto: quello di rigenerazione, intesa come la capacità di generare più valore economico, sociale e ambientale di quello utilizzato per produrre”.

Il fine/obiettivo (purpose) di Fileni si rispecchia nell’affermazione “crediamo nella cultura rigenerativa come bene comune”.  Fileni si impegna a trasmettere alle nuove generazioni la bellezza della vocazione agricola e l’urgenza di rigenerare la terra.

La visione di Fileni parte dalla valorizzazione del territorio per aver cura del futuro della comunità. Fileni intende realizzare un modello di filiera rigenerativa, aperta e replicabile, perché un’imprenditoria responsabile si diffonda e, insieme al gruppo, per creare prosperità e bellezza per il territorio e le comunità.

La missione è orientata a un obiettivo ambizioso: essere la migliore filiera in Europa per il benessere di persone e animali, attraverso l’uso delle proteine biologiche, tutelando il benessere animale e orientando stili di vita sempre più sostenibili.

La presentazione del Manifesto e del bilancio di sostenibilità, la certificazione B Corp, l’attenzione al legame con il territorio, il sostegno alla formazione dei giovani, i progetti di inclusione e multiculturalità, e il contrasto al divario di genere (gender gap) sono per Gruppo Fileni iniziative che possono disegnare nuovi modelli produttivi, aiutare a gestire al meglio le risorse e i loro costi, e rendere le aziende più solide ed attraenti anche per gli investitori. Condividere le pratiche migliori in ambito ambientale e sociale, pubblicare in maniera trasparente i risultati e sensibilizzare i consumatori ad associare qualità e sicurezza del prodotto bio alla responsabilità, sono azioni che contribuiscono a costruire la strada per la crescita dello sviluppo sostenibile. E la selezione -sottolinea Fileni- sarà sempre più drastica per chi resterà indietro.

Fra gli interventi presentati al convegno ricordiamo quello di Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente (Legambiente e Fileni insieme per un futuro che sappia ripartire dalla buona agricoltura), e di Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont (L’economia circolare per il rilancio industriale dell’Europa).

Eric Ezechieli (Co-fondatore di Nativa), Fabio De Angelis (responsabile amministrativo Fileni) e Marco Ciurlanti (direttore generale staff) hanno spiegato “Cosa vuol dire essere B-Corp: la rivoluzione della sostenibilità di impresa”.

Simone Santini (general manager, chief commercial officer Fileni) ha sviluppato l'intervento sulla strategia di Fileni per il futuro.

 

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