Findomestic, la percezione degli italiani migliora

Se a gennaio 2015 il 22% degli italiani sentiva il peggioramento in atto, questa percentuale scende al 15% nell'ultimo rilevamento Findomestic. Il 38% crede che la situazione sia stabile, mentre il 22% vede la situazione in leggera ripresa (in aumento rispetto a gennaio di due punti). Solo il 2% però crede vi sia una ripresa consistente. Tra i segnali di miglioramento spiccano l'aumento dell’occupazione (per il 41% del campione) e dei consumi (37%), mentre per chi vede la situazione in peggioramento le cause sono da attribuire a disoccupazione e aumento della pressione fiscale. Le opinioni degli italiani sulla ricetta giusta per la ripresa economica non sono cambiate rispetto a gennaio. Per l’89% le manovre più efficaci devono avere come obiettivo la riduzione della pressione fiscale in particolare su famiglie e imprese. Un dato interessante è anche quello che riporta all'investimento più importante soprattutto per la classe media: l'acquisto dell'immobile. Anche se si potessero ottenere mutui bancari e prestiti a tassi estremamente bassi, il 56% degli italiani preferirebbe attendere, mentre il 26% di fronte a un prestito a tassi favorevoli impiegherebbe le risorse per acquisti di prime case, per ristrutturazioni domestiche e per acquistare un’auto nuova. Parecchio scetticismo anche sul fronte Expo, soprattutto in relazione agli effetti di questo evento sulla ripresa economica: solo il 23% degli intervistati ritiene Expo una forte leva per la ripresa, e il 54% pensa che non sia affatto rilevante, pur riconoscendone l'importanza. Nel mese di maggio diminuisce ancora la soddisfazione degli italiani sia per la situazione personale (4,61% dal 4,64% di aprile) che per la situazione del Paese (3,75% dal 3,83% di aprile). Entrambi questi valori si mantengono comunque superiori al maggio dello scorso anno. Anche l’aspettativa di risparmio a 12 mesi è calata assestandosi dal 18,2% di aprile al 14,2% di maggio.

Le previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici - Aumenta il valore medio di spesa prevista per grandi elettrodomestici ed elettronica di consumo. Diminuisce invece la percentuale di chi è interessato all'acquisto di elettronica di consumo (24,8%), elettrodomestici grandi (16,7%) e piccoli (29,6%). Aumenta di poco il budget destinato a grandi elettrodomestici (da 762 a 777 euro), ed elettronica di consumo (da 567 a 581) euro. Per quanto riguarda i piccoli elettrodomestici gli italiani prevedono di spendere mediamente 179 euro. Più o meno lo stesso trend per l'elettronica e il digitale. Cala la propensione all’acquisto per fotocamere (15,2%), tablet (15%), PC (20,1%) e telefonia (25,3%). Aumenta invece la spesa media prevista: 545 euro per PC e accessori, 371 per fotocamere e videocamere, 343 per beni legati alla telefonia e 282 per tablet e ebook.

Mobilità in frenata: auto e moto in ripresina - Andamento negativo per le intenzioni di acquisto in tutto il settore della mobilità. Rimane costante la spesa media prevista in tutto il settore tranne che per i motocicli, che vivono una leggera crescita. In diminuzione la quota di consumatori pronti ad acquistare sia un’auto nuova (12,9%) che un’auto usata (8,3%). Scende al 7,2% anche quella per i motocicli. Rimane costante la spesa destinata alle auto nuove, per le quali gli italiani questo mese spenderanno mediamente 19.104 euro, e alle auto usate, per cui la spesa media prevista è 7.011 euro. In leggera crescita la spesa destinata ai motocicli che arriva a 3.645 euro.

Casa e arredamento - In flessione anche la propensione all’acquisto di case (6,3%) e arredamento (17,1%), inclusa la ristrutturazione (11,6%). Scende anche la spesa media prevista per l’acquisto di mobili che si attesta a 1.870 euro.

Tempo libero: i viaggi non si fermano - Salgono le previsioni di acquisto per viaggi e vacanze, che passano dal 41,0% al 42,0%. Lieve calo invece per il fai-da-te e le intenzioni di acquisto per abbigliamento ed attrezzature sportive, che si attestano rispettivamente al 26,8% e al 23,7%.

Efficienza energetica - Per i prossimi tre mesi si prevede un lieve calo per stufe a pellet (8,4%), serramenti e infissi (10,5%) e impianti fotovoltaici (4,2%). In aumento invece le intenzioni d'acquisto per impianti solari termici (3,8%). Per quanto riguarda le previsioni di spesa, è in ribasso quella per le stufe a pellet (1.291 euro), e quelle per infissi e serramenti (2.311) e impianti solari termici (3.795), mentre aumentano quelle per gli impianti fotovoltaici (6.543).

 

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