Flow Power, il potere estetico degli attraversamenti

Se il genderless lavora per sottrazione e definisce la neutralità, l’intragender lavora per accumulo e addizione, arricchendo la presenza in termini simbolici (da Mark Up 308)

Vorrei dedicare questa riflessione che riguarda l’estetica per il mondo vulnerabile che stiamo drammaticamente vivendo in questi mesi, a un personaggio come Elio Fiorucci che recentemente - in occasione del Fashion Film Festival - è stato ricordato con il documentario Elio Fiorucci-free spirit. Fiorucci è stato uno spirito libero, protagonista dell’innovazione estetica che dagli anni ’60 in poi ha rivoluzionato il gusto e l’immaginario collettivo italiano e internazionale, mescolando moda, design, arte e grafica pubblicitaria. In questi tempi così difficili, mi piace ricordare che Elio non voleva essere chiamato stilista, ma commerciante. Pacifista da sempre, era infatti convinto che laddove ci fosse stato il mercato, e dunque il desiderio di scambi commerciali, non ci sarebbe stata la guerra. Era convinto che il ruolo dei mercati (anche dei bazar o dei mercatini di quartiere) fosse quello di far incontrare le culture nella loro diversità ed era questo il motivo ispiratore che lo animava, andando a scovare i prodotti più esotici e lontani per riproporli nel suo negozio di San Babila. Chiudiamo questa premessa lanciando l’ipotesi che la dimensione estetica e del gusto, sacrificata nella tragica dinamica della guerra, possa spingere la società russa a riflettere sull’enorme privazione cui i cittadini/consumatori dovranno andare incontro per molto tempo, dovendo rinunciare non solo al lusso per gli oligarchi, ma anche a quei consumi quotidiani che in questi decenni hanno aiutato il Paese a oltrepassare la “cortina di ferro”, animando la sua modernizzazione.

Corpi in metamorfosi

Affrontiamo il tema dell’estetica mainstream in questo 2022 così complicato. La Biennale d’Arte a Venezia affronta il tema della vulnerabilità puntando sul corpo, sulle sue metamorfosi e i suoi squilibri. “The Milk of Dreams sarà un viaggio che, attraverso le metamorfosi dei corpi, racconta come sta cambiando la definizione di umano e quali le nuove differenze tra umano e animale” racconta la curatrice Cecilia Alemani. Divisa in tre sezioni, la rassegna si concentra sulla rappresentazione dei corpi (metamorfosi, fusion), sulle relazioni tra individui e tecnologie (passaggio dall’uomo al robot) e sulla connessione tra corpi e Natura “come fine dell’antropocentrismo e nuova comunione tra essere e animali. La fine della centralità dell’uomo, specie quello bianco illuminista, il farsi macchina e terra dell’uomo, il suo disfarsi in favore di corpi permeabili. Protagoniste le donne, artisti non binari e coloro che stanno mettendo in crisi la figura dell’uomo al centro del mondo”. La tendenza Flow Power che vogliamo presentare si alimenta alla stessa fonte concettuale, proponendo una logica dell’ambivalenza che corrisponde all’esigenza sempre più sentita di rimescolare le carte, di ridefinire i perimetri identitari, di intrecciare i codici come in flusso (Flow) permanente, che coinvolge ad esempio la relazione tra il femminile e il maschile. Ma Flow Power -come vedremo- sta anche per: il potere dei fiori.

Vegetale, minerale e animale

Nella dimensione intragender assistiamo al gioco di rispecchiamento tra i due generi che ormai in ogni settore in cui il corpo è protagonista diventa la regola. Forme e formule, trasparenze e cromie, riti e attitudini: tutto diventa pedina in questo gioco fluido di scambi. La dimensione fluida dell’intranature vede a sua volta il contributo dei tre mondi vitali: vegetale, minerale e animale. La dimensione floreale è pervasiva a partire dal lavoro sulle fibre vegetali, passando per il touch dei tessuti fino ad arrivare alle ispirazioni cromatiche e alle stampe. La dimensione minerale si incrocia a sua volta con il mondo dei materiali e degli accessori, mentre quello animale incrocia le qualità percettive e sensoriali, riproducendo esperienze cromatiche e seduttive tipiche di molte specie. La tendenza Flow Power indica il potere estetico e simbolico degli attraversamenti. La liquidità diventa estetica, segno di distinzione, potere di attraversamento, fascino della trasparenza, intravedere più che vedere, incrociare e scambiare nel segno dell’ambivalenza più che dell’ambiguità. La centralità dei flussi nella liquidità indicata da Bauman venti anni fa, cerca espressioni estetiche rinnovate, nel mondo fisico e in quello digitale del MetaVerso, come hanno fatto Dolce & Gabbana nelle loro prime collezioni Nft battute all’asta per milioni di dollari in bitcoin. Il gender swap, lo scambio incessante di riferimenti estetici annulla il genderless che libera dall’ambiguità e apre le porte all’ambivalenza. Il genderless lavora per sottrazione e definisce la neutralità, mentre l’intragender lavora per accumulo e addizione, arricchendo la presenza in termini simbolici. La differenza risiede in una parola: libertà di scambio e di interpretazione inseguendo l’unicità. Chiudiamo la riflessione con una frase che Fiorucci amava molto: guardati alle spalle, c’è sempre un angelo che ti protegge. Ci piace pensare che ciò possa avvenire anche in tempo di guerra, e che i fiori possano essere d’aiuto andando a sostituire i cannoni.

Fonte: Future Concept Lab

Festival di Sanremo

Il Festival di Sanremo 2022 è diventato il serbatoio di tendenze estetiche -dall’abbigliamento degli artisti alle scelte musicali - più potente di questa prima parte dell’anno. Gli abbinamenti griffe-cantante sono stati sorprendenti e inaspettati, mescolando e celebrando stili e generazioni che anche nella triade sul podio Morandi-Elisa-Mahmood/Blanco ha definito una nuova egemonia intragenerazionale. Trasparenze, ambivalenze, contrasti e innesti hanno caratterizzato le lunghe serate sul palco dell’Ariston, trasformando il palco in piattaforma digitale condivisa e arricchita dalla frenetica attività social.

I fiori alle sfilate di Milano e Parigi

La tendenza Flow Power sta anche per Flowers’ Power: il potere iniziatico dei fiori, la loro carica sensoriale, seduttiva, quasi iniziatica. La centralità floreale soppianta quella vegetale e suggerisce combinazioni e suggestioni poetiche. Abbiamo visto sfilare a Milano e Parigi collezioni delle più importanti case di moda ispirate al potere dei fiori e alla loro estetica. L’incontro tra Flow e Flowers genera così un nuovo mondo di ispirazioni estetiche che gratificano il piacere immediato, alimentano il piacere personale ma suggeriscono anche la coltivazione di un mondo fragile, garantendo la cura nel tempo.

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