In Italia il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dai 535 fondi attivi ha superato quota cento miliardi di euro, +9,5% sul 2019: le previsioni per il 2021 sono di un ulteriore incremento di circa il 5%

Cento miliardi. È il valore complessivo del patrimonio immobiliare gestito dai circa 530 fondi immobiliari italiani. È il doppio di banche, assicurazioni e fondi pensione. L'aumento nel 2020 è stato del 9,5%, nonostante la pandemia. È uno dei dati più interessanti fra quelli presentati a Milano da Scenari Immobiliari che ha commentato il suo 38° Rapporto 2021 su I Fondi immobiliari in Italia e all’estero, realizzato in collaborazione con lo Studio Casadei, che ne ha curato la parte di analisi finanziaria. La pandemia non ha dunque fermato l’andamento positivo del risparmio gestito in immobili attraverso fondi immobiliari (quotati, non quotati) e i Reits.

“Abbiamo accompagnato in questi vent’anni lo sviluppo del settore dei fondi immobiliari -commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari-. Una crescita da formula 1: da zero a cento in meno di vent’anni. Il traguardo dei cento miliardi di patrimonio immobiliare è stato raggiunto con due anni di anticipo. Nel 2020 la raccolta è stata di quasi sette miliardi e trenta solo nell’ultimo quinquennio. Il prodotto si è rivelato flessibile, trasparente e capace di dare soddisfazione agli investitori. È un peccato che non si sia seguita la strada dei fondi francesi per continuare ad offrire fondi anche ai piccoli investitori, dopo la stagione iniziale".

A livello globale il patrimonio immobiliare di fondi e Reits ha raggiunto 3.250 miliardi di euro a fine 2020, +2,2% rispetto all’anno precedente. I gestori hanno fatto scelte conservative ma si sono affermati nuovi mercati di nicchia come il residenziale gestito e la logistica, vero comparto vincente nel 2020. Le prospettive per il 2021 sono di una forte crescita a livello mondiale spinta dai grandi investimenti pubblici e dagli stimoli economici.

Italia in terza posizione dopo Germania e Francia

In Europa sono operativi circa 1.800 fondi immobiliari (di cui 535 in Italia) con un patrimonio netto di circa 760 miliardi di euro, cresciuto del 3,8% in un anno. Per il 2021 si stima di superare la soglia di 800 miliardi di euro. A dominare la classifica dei Paesi europei è la Germania, seguita dalla Francia. L’Italia conquista la terza posizione, superando la Gran Bretagna. Discorso a parte per i fondi lussemburghesi.  I gestori europei hanno diversificato molto gli investimenti e il risultato è stato un rendimento medio del 3,75%, decisamente premiante rispetto alle alternative finanziarie (Borse escluse).

In Italia il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dai 535 fondi attivi ha superato quota cento miliardi di euro, con un incremento del 9,5% sul 2019: le previsioni per il 2021 sono di un ulteriore incremento di circa il 5%. Si tratta di un patrimonio immobiliare che al 31 dicembre 2020 è costituito da circa 10.000 immobili con una superficie complessiva di 38,7 milioni di mq. Solo un anno fa i fondi erano 505 con un patrimonio di circa 9.900 immobili e una superficie complessiva di 38 milioni di mq.

“Le Sgr italiane – aggiunge  Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – nel 2020 hanno realizzato un fatturato complessivo di circa 330 milioni di euro, con circa 1.100 addetti. Gli acquisti nel corso dell’anno sono stati pari a 4,3 miliardi di euro, in contrazione di oltre il 40% rispetto al 2019, a fronte di 3,2 miliardi di euro di dismissioni, in crescita del 14,3% su dodici mesi. Nell’ambito delle acquisizioni è in crescita l’interesse per il settore degli uffici, asset class alternative e il peso delle operazioni di sviluppo. Le dismissioni hanno riguardato soprattutto il comparto degli uffici, con maggiore incidenza rispetto all’anno precedente, gli immobili residenziali ceduti risultano la metà rispetto al 2019”. 

Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari

Il Rapporto ha stilato anche un classifica, parziale, dei maggiori fondi immobiliari italiani che vede in testa Il fondo Ippocrate di Dea Capital Re Sgr con 2,6 miliardi di euro di patrimonio e Mascagni di Generali Real Estate Sgr SpA con 2,5 miliardi di euro di patrimonio immobiliare.

 Il Rapporto è stato presentato da Mario Breglia (presidente di Scenari Immobiliari), Francesca Zirnstein (direttore generale di Scenari Immobiliari) e Gottardo Casadei (Studio Casadei), e commentato da Alberto Agazzi (Generali Real Estate Sgr), Ofer Arbib (Antirion Sgr), Emanuele Caniggia (Dea Capital Real Estate Sgr), Riccardo Corsi (Fabrica Immobiliare Sgr), Alessandro Busci (Prelios Sgr), Giovanna Della Posta (Invimit Sgr), Giovanni Di Corato (Amundi Real Estate Italia Sgr), Luca Mangia (Coima Sgr), Giampiero Schiavo (Castello Sgr), Michele Stella (Torre Sgr), Dario Valentino (Investire Sgr).

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome