Food court di nuova concezione quella che si presenta da oggi ai consumatori del Centro di Arese: un’area funzionale con spazi conviviali e di lavoro circondati dal verde, con una capacità di oltre 6 milioni di consumazioni all’anno, che è poi il livello registrato prima della pandemia.
"Il Centro è un luogo da vivere –commenta Francesco Ioppi, Head of real estate di Gruppo Finiper–. Fondamentale è la componente sensoriale che in questo nuovo restyling riusciamo a fornire. La progettazione della nuova food court rappresenta un esempio vincente di integrazione tra cibo ed esperienza, tra food e shopping experience e fornisce un importante contributo alla redditività del mall. L’area dedicata alla ristorazione e alle attività personali, che siano lavorative o di studio, è diventata per noi strategica per continuare ad offrire il massimo del comfort ai nostri clienti. Prevediamo di consolidarne le alte performance e siamo certi che, nel breve periodo, andremo a superare il successo pre-Covid".
Una food court pensata anche come spazio di lavoro e relazione
I nuovi spazi, disegnati da Progetto CMR, società integrata di architettura e ingegneria, si ispirano alla vocazione urbana del concept originario de Il Centro. La nuova food court conclude un percorso tra le gallerie commerciali e costruisce la sua identità intorno a un’idea di urbanità, raccolta e protetta, con un layout che conduce alla corte centrale, un luogo dalla forte identità e riconoscibilità, realizzato mediante strutture leggere e passanti, rispettose dell’immagine dei brand ristorativi che vi si affacciano in cui sono fruibili tutti servizi erogati dalle insegne, accessibile da tutti i lati della corte ristorativa, con percorsi fluidi, non obbligati e senza barriere.
Sono 500 i posti a sedere a disposizione dei clienti in un contesto studiato per una pausa ristoro all’insegna del relax, del benessere e della funzionalità. La nuova food court è stata pensata per un'ampia fruibilità e per tutti coloro che cercano un luogo dove lavorare in smart working-coworking, dove vedersi per brevi incontri informali o per studiare, grazie alla presenza di spazi circoscritti e con un buon comfort acustico, che assicurano tranquillità e riservatezza.
Grande attenzione alla scelta dei materiali costruttivi e delle superfici che, oltre a rispondere alle più rigorose norme di antincendio e sicurezza, sono performanti in termini di resistenza e sostenibilità, e non rilasciano sostanze nocive. Legno certificato FSC, metallo e tessuti fonoassorbenti di ultima generazione che rivestono l’imbotte degli archi, definiscono un'immagine architettonica di qualità e garantiscono la piacevolezza di vivere questi spazi non solo per l’esperienza ristorativa ma anche per soste lunghe e meeting di lavoro.
Gli accessi e gli spazi sono stati studiati per accogliere una clientela ampia, dalle famiglie con bambini in passeggino a coloro che hanno una ridotta mobilità per una totale inclusione, eliminando completamente tutte le barriere architettoniche. Ad ogni tenant della ristorazione è stata inoltre dedicata un’isola per la raccolta differenziata facilitandone un maggiore e corretto utilizzo.
Conferma delle insegne e una novità
Il restyling della food court vede la conferma della presenza di tutte le insegne ristorative già presenti come McDonalds, KFC, Roadhouse, Dispensa Emilia, La Piadineria.
L’apertura della nuova corte della ristorazione (food court) coincide con l’arrivo di una delle novità in fatto di insegne/format, Ripiene, che rivisita la classica Jacket Potato anglosassone in chiave italiana: patate cotte in forno farcite con i più vari ingredienti, dai grandi classici della tradizione italiana come salumi e formaggi freschi fino agli abbinamenti più inaspettati e sorprendenti con pesce crudo e salse preparate artigianalmente. Il nuovo format permette di personalizzare al momento la propria Ripiena o scegliere dal menù tra le signature dello chef.