Formaggi e latte in polvere: i consumatori contro l’Ue

unnamedRiflettori ancora puntati sul settore lattiero-caseario italiano e sulla querelle con l’Ue, che ci chiede di abolire la legge n.138 del 1947. Si tratta di una norma che vieta ai produttori con sede nel nostro Paese di usare latte in polvere, condensato e ricostituito per formaggi, yogurt e altri alimenti e che secondo Bruxelles rappresenterebbe una restrizione alla libera circolazione delle merci.

In attesa di una risposta ufficiale da parte del Governo italiano entro il 29 settembre, le reazioni di associazioni e opinioni pubblica non sono mancate, a partire da Coldiretti, che riconduce la vera origine della vicenda a lobby con relativo tornaconto economico.

Contrario anche Slow Food, che sulla piattaforma Change.org ha lanciato la petizione “Il formaggio si fa con il latte!” a tutela degli standard qualitativi del made in Italy. Una protesta sottoscritta da 150mila consumatori italiani, le cui firme sono state appena consegnate al titolare del Mipaaf Maurizio Martina.

Nella lettera aperta inviata al Ministro dal Presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale si auspica un deciso intervento delle istituzioni a difesa di “un intero sistema economico e culturale fondato sull’eccellenza e sulla tipicità delle nostre produzioni”.

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