Forme 2019, salone strategico per l’industria casearia italiana

Grande successo di B2Cheese dedicato agli operatori del settore. World Cheese Awards: l’Italia si posiziona al secondo posto al mondo con 351 medaglie vinte

Boom di presenze a Bergamo per la quarta edizione di Forme, la manifestazione che ha trasformato il capoluogo orobico in uno spettacolo del formaggio a 360° e che ha visto più di 50.000 visitatori complessivi tra fiera, Città Alta e Spazio FaSE per FuoriForme, coinvolti in un ricco programma di incontri, workshop, mostre, degustazioni guidate, assaggi e convegni.

“Gli obiettivi della manifestazione sono promuovere la conoscenza e la valorizzazione del nostro patrimonio lattiero-caseario, partendo dall’assunto che i nostri formaggi sono in primo luogo 'beni culturali' profondamente legati alla storia, all’economia e al territorio in cui nascono –ha dichiarato Alberto Gottardi, vice presidente di Forme-. I numerosi convegni organizzati dalle più importanti associazioni di categoria, tra cui Afidop, Assocaseari, E Assolatte, e l’altissimo profilo dei relatori, nazionali e internazionali, hanno fornito spunti di grande interesse per orientare l’attività futura di quello che, nei fatti, è diventato un vero e proprio movimento del formaggio italiano di qualità. Altrettanto importante è la capacità di fare rete perché l’Italia quando si presenta unita vince!”.

Durante i giorni della kermesse gli appuntamenti con il gusto sono stati molto frequentati dal pubblico: dal Cheese Festival ai Cheese Lab firmati Onaf, dai Cheese Tour, i viaggi all’interno del ring alla scoperta dei formaggi in competizione ai World Cheese Awards, e migliaia le visite al Cheese Market per degustare e acquistare le eccellenze casearie internazionali. 20 le tonnellate di formaggi venduti e 6 quelle offerte in assaggio, a cui si aggiungono quelle del villaggio delle Cheese Valleys in Città Alta con i Formaggi Prìncipi delle Orobie e di FuoriForme allo Spazio Fase, che portano il totale a circa 35.000 chili di formaggio venduto e degustato. 

Il lusinghiero bilancio di questa edizione di Forme è dato anche dalla grande affluenza di buyer e operatori specializzati, circa 2.500, che hanno partecipato per due giornate a B2Cheese, il primo appuntamento interamente dedicato ai professionisti del settore lattiero-casearia, con più di 40 nazionalità presenti tra cui Giappone, Canada, Brasile e Australia! Tra gli espositori, aziende di tutta Italia, produttori, stagionatori, distributori, imprese specializzate in tecnologia e logistica, unite dall’obiettivo comune di fare sistema e creare business.

Ma la grande sfida di B2Cheese è quella di essere soprattutto un modello, perché per la prima volta in campo agroalimentare un intero settore si è presentato come un’unica entità, per affermare la sua rilevanza storica, produttiva ed economica nel panorama mondiale. Un’esperienza da cui esce vincente, pronta ad affrontare il mercato internazionale con sinergie più consolidate e ben strutturate.

Tutto il formaggio del mondo in una città candidata come Città Creativa dell’Unesco per la Gastronomia.  Bergamo infatti è  stata il palcoscenico del primo appuntamento italiano dei World Cheese Awards, la prestigiosa competizione mondiale che ha visto sfidarsi il meglio dell’arte caseria internazionale. L’edizione 2019 ha battuto tutti i record, con 3.804 formaggi in gara, provenienti da 42 Paesi di 6 continenti e 260 giudici di 35 nazionalità diverse. Al rush finale a pari merito con 100 punti due grandi formaggi si sono contesi il titolo di campione del mondo: lo statunitense Blue Cheese Rouge River Blue, erborinato biologico prodotto dal caseificio Rouge Creamery contro l’italiano Parmigiano Reggiano 24 mesi della Latteria Sociale Santo Stefano di Basilicagoiano della provincia parmense, che si è visto soffiare il titolo per mano di Nigel Barden, presidente della giuria, costretto a decidere chi tra le due eccellenze meritasse maggiormente il premio.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome