Francesco Pugliese:
non mi candido, sto bene così

INTERVISTA DI COPERTINA – Di retail, marketing e politica parliamo con il direttore generale di Conad che ha saputo coniugare popolarità e vendite

Per l'interivsta integrale scaricare il Pdf

Non è la prima volta che intervisto Francesco Pugliese e devo riconoscergli la grande capacità di disegnare lo stato delle cose in maniera oggettiva, senza fare sconti a nessuno, nemmeno a se stesso. Talvolta le sue affermazioni sono dure e tranchant, ma a corredo ha sempre proposte, soluzioni e sviluppi possibili. È un manager coraggioso, che ha saputo portare Conad, le sue persone, l'insegna in una posizione di vantaggio, che nessuno avrebbe previsto dieci anni fa, quando la cooperativa arrancava sotto i colpi di scandali e di malcontento diffuso.
Nessuna sviolinata. Francesco Pugliese, la strada che ha fatto, se l'è guadagnata tutta, come ricorda lui stesso, quando divenne direttore generale di Barilla Italia, “ero un trentacinquenne, giovane per quel ruolo (in Italia, ndr), tra i tanti baroni dell'agroalimentare”, una sorta di élite chiusa, dove era difficile entrare, ma altrettanto uscirne. Invece Pugliese ne è uscito per entrare in Conad (passando da Yomo ndr), cambiandone completamente le fattezze. Le sue uscite pubbliche fanno parlare, così come le sue dichiarazioni senza peli sulla lingua, per l'appunto...

■ Durante l'ultimo Retail Summit hai lanciato una provocazione al cuore delle varie associazioni, in particolare di ADM, di cui sei presidente.
Facciamo una premessa: tutta la nostra filiera ha un peso politico ed economico vicino allo zero. Troppo frammentata a livello sia produttivo sia distributivo, frammentazione che si riflette analogamente nella sua rappresentanza e che non si coniuga con la forza per fare pressione, per offrire indicazioni e fare dichiarazioni nei confronti della politica. Questo vale anche per l'industria, perché se “Sparta piange, Atene non sta ridendo”: dove guardi, trovi frammentazione. Pensiamo al mondo della cooperazione: Conad ha l'Associazione Nazionale dei Dettaglianti (che praticamente è Conad) e Coop ha l'Associazione Nazionale dei Consumatori (che è praticamente Coop). Poi c'è Federdistribuzione, che ha una parte del retail, ci sono altri che stanno in gruppo per conto loro (Aires, ndr) e quelli che non stanno da nessuna parte e magari fanno bene, perché così non serve a nulla!

■ Tutto questo cosa comporta?
Che quando la politica parla, è lei che determina, è lei che sceglie l'interlocutore che più le aggrada. Perché, in Francia, quando il governo deve muoversi, chiama, prima ancora di parlare con altri, la distribuzione? Si ha la sensazione che sia un problema di poltrone, ma siamo arrivati al punto che non c'è più spazio per costi eccessivi, per politiche troppo diffuse. Oggi dobbiamo comprendere che per rappresentare gli stessi interessi serve una o, al massimo, due associazioni, che si devono occupare di tre fattori: i contratti con il sindacato; l'ambito legislativo, perché le leggi, una volta approvate, valgono per tutti; infine, fare lobby, gli interessi della distribuzione, perché quelli di business, ognuno se li fa per i fatti suoi.

■ Proposte?
Stiamo lavorando all'interno dell'Alleanza delle Cooperative (Lega Coop + Confcooperative) per la creazione di un'unica associazione per i dettaglianti nel commercio cooperativo.

■ Quando parli di un'unica associazione, pensi a una cosa nuova?
Noi siamo in Confcommercio per quanto riguarda il contratto. Per il legislativo e la lobby stiamo provando a lavorare con la Lega delle Cooperative. Certo se per questi due temi lavorasse ADM ... Pensiamo all'ambito legislativo: lo facciamo noi, ANCC Coop e anche Federdistribuzione. Se invece di esserci quattro interlocutori, ce ne fosse uno solo, la risultante dei lati postivi, delle persone migliori tra tutte, potrebbe essere la soluzione. Anche noi abbiamo bisogno di semplificazione: si parla tanto dei costi della politica, ma troppo poco di quelli delle organizzazioni. Nel mondo delle associazioni, per costruire il nuovo bisogna avere il coraggio di distruggere il vecchio.

Per l'interivsta integrale scaricare il Pdf

Allegati

Intervista_Pugliese_Conad

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome