Francesco Pugliese racconta i consumi nel 2023 secondo Conad

Francesco Pugliese consumi 2023
Il punto di vista di Francesco Pugliese sull'andamento dei consumi nel 2023, offerto nel corso della conferenza stampa di fine anno di Conad

L'annuale conferenza stampa di fine anno di Conad offre, ormai un appuntamento fisso, l'occasione di parlare dello scenario economico dell'anno che verrà. Francesco Pugliese, Ad di Conad, racconta attraverso i dati i consumi nel 2023.

I consumi nel 2023 visti da Francesco Pugliese

Conad cresce per fatturato e patrimonio netto, e continua a investire in maniera consistente a sostegno della crescita propria e del territorio: qui i numeri comunicati nella conferenza stampa di oggi. Il contesto macroeconomico e dei consumi previsto per il 2023 però offre diversi elementi di preoccupazione, in primis l'inflazione prevista intorno al 15%.

Il Pil che nel 2022 è cresciuto soprattutto grazie al turismo e all'export, +3,2%, nel 2023 si attesterà a un +0,2%. Scenderanno gli investimenti passando dal +10,2% al +2,4% e l'inflazione: secondo i dati Ocse presentati da Pugliese sarà al 6,6%, ma le sue previsioni sono più pessimiste, soprattutto per la prima parte del 2023. Dipende da cosa succederà per materie prime e costi energetici.

"I rincari si registravano già prima della guerra: in questo 2022 sono solo cresciuti ulteriormente. L'inflazione quest'anno è stata contenuta grazie agli sforzi congiunti di tutti gli operatori ma già nella seconda parte del 2022 si sono manifestati seri problemi nel potere d'acquisto degli italiani e un'inflazione a dicembre intorno al 15%", chiarisce Pugliese, che aggiunge:

"Questa situazione causerà una riduzione dei volumi di vendita nella gdo, che sta già avvenendo, e anche un cambiamento nei consumi, con un downgrading del carrello. In sostanza i consumatori spendono di più per comprare di meno. Un comportamento che non va solo in direzione dei primi prezzi, ma che si esprime anche come attenzione al prezzo all'interno delle singole categorie. Il risultato è un depauperamento del valore delle categorie, con meno prodotti premium, spesso a vantaggio della mdd".

Sono poche però le aziende che hanno investito e stanno investendo strategicamente sulla mdd. Conad ha una quota di mdd pari al 30,8% (la media nazionale è al 20%) che vale 5,4 miliardi del fatturato totale del 2022.

Timori per il 2023

I timori espressi da Pugliese per il 2023 si giustificano con il paragone con il 2022. Mentre quest'anno tutto sommato è andato bene grazie al traino di un 2021 buono, oggi invece con alle spalle un 2022 che chiude in forte inflazione, anche per colpa della forte incidenza sui prezzi dei prodotti da ricorrenza (prodotti tutti nel periodo di maggior costo di materie prime ed energia), il 2023 rischia di portare a un'inflazione insostenibile.

L'incidenza dei costi energetici sul fatturato dei punti di vendita è quadruplicata in 2 anni, passando dal 2% all'attuale 6-8%, da cui la previsione di Confcommercio della chiusura entro la prima metà del 2023 di 120 mila piccole imprese con la perdita di oltre 370 mila posti di lavoro.

Riequilibrare i prezzi entro le filiere

La difesa delle filiere è uno degli interventi necessari per reagire, e in questo senso Francesco Pugliese ben accoglie la promessa del Governo della "sovranità alimentare": sostenere i produttori locali per fare business insieme.

Gli aumenti di listino ci sono stati, anche se con il tentativo di contenerli, per esempio con aumenti successivi nel corso dell'anno, dunque con un'inflazione da costo e non da aumento della domanda, che ha coinvolto tutti i canali e anche i fornitori.

"È vero che si sono alzati i prezzi - ha detto Francesco Pugliese - ma c'erano filiere altamente svalutate, come quella della pasta: eppure, nonostante sia tra quelle con inflazione più alta, anche al 30%, non ha perso a livello di volumi. Bisognerà vedere dopo, se si vorranno o meno riequilibrare gli elementi di valore entro le diverse categorie, elementi che oggi portano svantaggio solo a chi sta a monte e a chi sta a valle della produzione".

Niente tornerà come prima, insomma: gli aumenti rimarranno, ma bisogna capire quando e quando avverranno. Gli elementi sono tanti e in gioco c'è anche la diversa capacità delle aziende di essere o meno efficienti. "La richiesta all'industria in questa fase finale del 2022 è continuare lo sforzo di contenimento degli aumenti -prosegue Pugliese- come all'inizio dell'anno, perché se la base di partenza è un +15% e accogliamo gli aumenti, l'inflazione facilmente supererà il 20% e il Paese non può sostenere questo livello".

Una piattaforma per sostenere i fornitori

In questo contesto, tra gli interventi pianificati da Conad, l'accordo con FinDynamic, piattaforma che partirà con l'anno nuovo per gestire la finanza di filiera, prevedendo un accesso al credito più agevole per le Pmi (soprattutto quelle che sono partner nelle mdd).

Allo stesso tempo, sul fronte dei consumi, proseguirà l'ormai decennale iniziativa Bassi e Fissi focalizzata però sempre più sui prodotti con contenuto di benessere e salute. Nel 2022 sono stati coinvolti 702 prodotti in 140 categorie con un risparmio medio del 33,1%.

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Attenti ai discount

Il mercato è cambiato, anche sotto il profilo dei canali di vendita. Si parla tanto della crescita dei discount, ma va circostanziata. "Si tratta del canale che, ovviamente, soffre la quota più elevata di inflazione e di conseguenza risente del downgrading del carrello come perdita di volumi, non di valore -prosegue Pugliese-. Le insegne discount però sono anche tra quelle con la maggior penetrazione tra le famiglie italiane, non sono più mirate a un target o a un territorio preciso, ma sono diventate pluricliente e pluriterritorio".

Francesco Pugliese consumi 2023
Brand awareness delle insegne, Conad e i discount

Conad è in testa come brand awareness grazie (anche) ai forti investimenti in comunicazione, ma i discount seguono, anche perché sono tra le insegne che spendono di più in comunicazione. "Per questo anche per il 2023 pianificheremo forti investimenti in comunicazione, il cui ammontare stiamo per definire entro la fine dell'anno e che sarà almeno dello stesso ammontare di questo 2022", conclude Pugliese.

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