Franchising un settore in piena ascesa

25 miliardi di giro d’affari, occupazione in ascesa e uno slancio verso l’internazionalizzazione: questi i trend del Rapporto Assofranchising 2019

“Tutti i dati sono in crescita, si conferma l’andamento positivo dell’anno precedente”. Augusto Bandera, segretario generale Assofranchising, analizza un settore in piena espansione, a margine della presentazione del Rapporto Assofranchising 2019.

 

Il giro d’affari da 25 miliardi di euro cresce del 2%, aumentano le insegne del 3,4%, e del 4,5% i nuovi punti di vendita. “A mio avviso il dato più impressionante è il 3,8% di crescita negli occupati -rileva Bandera-. Siamo passati da 130.000 addetti del 2002 a 200.000; rappresentiamo, dunque, un settore che, nell’arco degli ultimi anni, ha creato 70.000 posti di lavoro: mi sembra notevole”.

“È il momento di porre attenzione al franchising a livello istituzionale”
aggiunge Bandera.

L’analisi sul lungo periodo certifica, infatti, che dal 2014 a oggi gli occupati sono cresciuti del 10,9%, i punti vendita dell’8,3% e il giro d’affari del 7,8%, nonostante gli anni di crisi, come il 2008.

Il rapporto rileva anche i trend di crescita per settori merceologici.

In ascesa la ristorazione e l’enogastronomia al +20%, protagonista per occupazione (5.500 addetti) con un giro d’affari da 447 milioni di euro. Stabili i franchising attinenti al benessere, come le palestre e i centri estetici, mentre calano significativamente le librerie (-19,2%) e le profumerie (-15,5%). Al palo i franchising di rivendita di energia domestica. Una lieve flessione del 2% riguarda un importantissimo settore, quello del GDO food, che rappresenta nel comparto 7 miliardi giocando un ruolo da protagonista.

Alle istituzioni Assofranchising chiede un supporto nella formazione, più cultura del settore e più comunicazione istituzionale.

“Inoltre vorremmo un maggiore sostegno dal punto di vista finanziario -aggiunge Bandera - perché il sistema bancario fa molta fatica a finanziare nuove imprese, non tenendo conto che dietro ci sono multinazionali, aziende con una storia consolidata, e tratta ogni singola apertura come se fosse isolata dal contesto da cui deriva”.

Altro tema importante è l’internazionalizzazione.

Assofranchising partecipa con ICE a diverse missioni internazionali. “Sicuramente ci piacerebbe espanderci in Sud America, un mercato giovane, particolarmente vicino a noi dove ci sono opportunità per brand italiani, consolidiamo il nostro valore in Europa e, naturalmente, guardiamo con interessa alla Cina”. “Tra poco – annuncia il segretario -accoglieremo una missione proprio dalla Cina per presentare una serie di brand”.

Le catene all’estero, infatti, promettono un andamento decisamente positivo, segnando un +7,6% sull’anno precedente in aumento di 10.800 negozi.

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