Frosta elimina la busta 100% di plastica dei surgelati

Arriva per nel banco freezer l’ecobag per surgelati. Attraverso un mix di materiali studiati ad hoc, Frosta, azienda di surgelati pioniera nell’ambito della produzione responsabile, lancia sul mercato italiano il primo packaging sostenibile, realizzato a ridotto impatto ambientale e riciclabile nella carta.

L’Italia è il primo Paese a lanciare sul mercato questo packaging sostenibile e il primo prodotto Frosta a beneficiare dell’ecobag è il Minestrone Valle degli Orti. “Il nostro scopo - spiega Gianluca Mastrocola, general manager di Frosta- è ridurre la plastica nell’industria alimentare: per questo abbiamo iniziato un percorso di grande innovazione tecnologica che diminuisce l’utilizzo delle plastiche monouso. La nostra è una produzione sostenibile che utilizza ingredienti e materiali realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente; dalla selezione delle materie prime al confezionamento del prodotto, fino ad arrivare al post life”.

Dopo aver eliminato nel 2013 l’alluminio dalle confezioni, infatti, ora l’azienda mette in campo una rivoluzionaria e importante innovazione, tutta italiana, sviluppata per il settore dei surgelati, storicamente vincolato -soprattutto nel caso delle confezioni in busta- all’uso esclusivo della plastica per gli imballaggi. Cuore della sfida è la riduzione di quest’ultima e la creazione di una busta a base di carta che, nel freezer, è in grado di conservare al meglio le proprietà, il gusto e la qualità del prodotto finale.

La riduzione dell’impatto ambientale del nuovo packaging è sensibile: grazie all’ecobag si stima una diminuzione di più del 70% di plastica e di circa il 40% di CO2 prodotta rispetto alle confezioni precedenti (dati, questi, basati sul processo produttivo del minestrone Classico La Valle degli Orti). L’impatto ambientale è stato valutato misurando la CO2 footprinting del Minestrone Classico Valle degli Orti e tenendo in considerazione tutte le fasi del processo produttivo fino all’arrivo nelle case dei consumatori. Il risultato dello studio ha mostrato che l'uso della carta come componente principale di una confezione ha vantaggi in termini di emissioni di CO2 rispetto al precedente imballaggio totalmente in plastica PET / PE. Un ruolo essenziale nell'imballaggio di carta Frosta è proprio la mancanza, durante la lavorazione e rifinitura della confezione, della fase di sbiancamento, che evita l’utilizzo di molte sostanze chimiche.

Come è fatta la ecobag? Il nuovo sacchetto di imballaggio è composto da cellulosa e da una minima quantità di PE. La carta è grezza, priva delle sostanze chimiche solitamente utilizzate per il trattamento dei packaging, e riduce al minimo l’impatto ambientale dei processi produttivi. Nello strato interno viene inserito un sottile film plastico che protegge il prodotto: si tratta di una percentuale minima, che permette di rimanere all’interno dei parametri per lo smaltimento nella carta e che in fase di riciclo viene separata attraverso appositi processi. L’intero processo di produzione è certificato da Aticelca (Associazione tecnica italiana cellulosa e carta) che valuta il grado di riciclabilità di materiali e prodotti a prevalenza cellulosica, cioè carta e cartone.

L’idea nasce da una precisa volontà di produzione e consumo responsabile. La filosofia Frosta – 100% La scelta naturale riassume la convinzione che dal 2003 guida le scelte del marchio: rispetto della natura e amore per il cibo, preparato con ingredienti 100% naturali, senza l’utilizzo di additivi, coloranti ed esaltatori di sapore, sono la strada per una scelta alimentare consapevole e sostenibile.

A partire da questi principi Frosta ha lanciato la campagna #UnAltroModoPer, per raccontare che esiste un altro modo per scegliere cibo 100% naturale, utilizzando le risorse della natura senza alterarne gli equilibri e che mira a raccogliere tra il pubblico e i consumatori piccole e grandi idee che raccontano #UnAltroModoPer scegliere, consumare e riciclare.

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