Gallerie Commerciali Italia cambia le regole delle food court

Gci-Gallerie Commerciali Italia (Auchan Holding) rinnova il concetto e l'estetica degli spazi ristorativi nelle sue gallerie: il nuovo progetto sviluppato in partnership con Gruppo Ethos e Vacanze Romane, debutta a Mestre e Fano

Dai centri commerciali a Fano (Pu) e Mestre partirà il treno del nuovo spirito Gci (Gallerie commerciali Italia) in materia di food court. E la metafora del treno non è solo un vezzo linguistico-retorico, visto che la nuova area ristorazione di Fano somiglierà, per stile, disegno, arredo, a una stazione ferroviaria degli anni Trenta. A firmare la nuova food court marchigiana sarà Vacanze Romane, un gruppo la cui origine risale al 1926 (Antichi Sapori) e formato oggi da diverse aziende attive nel food&beverage da molti anni; quella, invece, di Mestre sarà gestita da un altro protagonista di rilievo, Gruppo Ethos, da 30 anni sul mercato della ristorazione commerciale, produttore lui stesso, con 11 locali tutti con marchi e formati diversi, e collaborazioni con Eataly e Naturasì.
Ma per quale motivo Gci, che gestisce e commercializza oggi 48 gallerie in altrettanti shopping centre dislocati in tutta Italia, entra nella ristorazione, o meglio vi rientra con una nuova, o rinnovata, idea di spazi?
"I motivi sono principalmente tre -risponde Edoardo Favro, amministratore delegato di Gci-, la crescita costante dei consumi fuori casa, che rappresentano oggi il 30% di tutti i consumi commercializzati italiani; l'influenza che le food court esercitano sempre più nell'attrarre, motivare e differenziare i centri commerciali; e infine, la necessità di svecchiare il concetto stesso di food court, considerate ancora oggi come mera funzione di servizio".
Il piano di investimenti complessivo per il restyling e l'ampliamento delle gallerie commerciali Gci prevede una spesa complessiva di 250 milioni di euro in un arco temporale che arriva al 2020: nello specifico, lo stanziamento per le nuove food court ammonta a  circa 5 milioni di euro.

da sin. Claudio Ghidotti (direttore commerciale Gci), Edoardo Favro (ad di Gci), Beppe Scotti (ad di Gruppo Ethos) e Francesco Anastasio Pugliese (ad di Vacanze Romane)

"Secondo dati di una ricerca TradeLab, solo il 13% dei visitatori frequenta i centri commerciali per la ristorazione, a fronte del 35% che va nelle gallerie per fruire e vedere prodotti ed esperienze inerenti al bellessere -aggiunge Claudio Ghidotti, direttore commerciale Gci-. Se pensate che nei nostri centri commerciali entrano ogni anno mediamente 170 milioni di visitatori, è facile intuire che anche a quote non troppo elevate la ristorazione genera un traffico molto alto. Oggi nelle nostre gallerie la ristorazione occupa il 7% della Gla totale esclusi gli ipermercati, ricompresi i quali la quota scende al 4%".
Nello specifico, a Mestre il nuovo concetto di ristorazione animerà il livello superiore della galleria, aggiungendosi all'offerta originaria del piano terra: con Officine Italia (il marchio di Gruppo Ethos) la quota di ristorazione a Mestre arriverà al 9,5% rispetto all'attuale 6%.

La nuova food court nel centro commerciale Gci a Fano (rendering)

A Fano, un centro commerciale storico (20 anni di vita), un po' obsoleto, ma molto frequentato e apprezzato dalla clientela locale e dei comuni circonvicini, la nuova ristorazione ideata e gestita da Vacanze Romane porterà la quota sulla Gla complessiva dall'attuale 2,5% al 5%.
I due progetti presentati oggi a Milano rappresentano altrettanti piloti per le prossime ristorazioni nelle gallerie Gci, a partire da quella di Rescaldina che si svilupperà una food court di 3.000 mq, un vero e proprio centro nel centro.

Emotional Food: nuova partnership nella ristorazione
Ethos per il progetto di Mestre e Vacanze Romane per quello di Fano agiranno in comproprietà con Gci che manterrà il 51% delle rispettive newco. Questa configurazione, abbastanza nuova per il mercato italiano, e in particolare per i centri commerciali abituati ancora a ragionare per contratti pluriennali con singoli operatori, riflette l'esigenza, anche da parte del committente (Gci) di declinare l'offerta ristorativa sulle richieste, le tradizioni, le caratteristiche enogastronomiche locali e territoriali.
"Questa modalità di gestione e sviluppo dei progetti ci sembra la più efficiente per garantire la flessibilità sufficiente nel caso di eventuali riadattamenti temporali dell'offerta -aggiunge Stefano Colombo, che viene da esperienze in Bennet, ed è oggi responsabile commerciale di 5 gallerie Gci, compresa quella di Rescaldina- riadattamenti che non sono obbligatori, ovviamente, ma il tradizionale approccio pluri-insegna, pluriformat e pluri-contratto può ingessare cambiamenti di mix".
Un centro commerciale non può essere identico a un centro di un'altra città, perché la differenza la fanno le persone, i clienti di quel territorio che hanno gusti, storie e aspettative diverse. Creare una ristorazione ad hoc, a fisarmornica sul territorio, significa valorizzare un'offerta unica. Entrambi i progetti di emotional food court sono complementari alle altre insegne della ristorazione presenti nei centri commerciali.
"L'obiettivo è proporre una ristorazione su misura dei clienti -aggiunge Edoardo Favro-. L'analisi Trade Lab rileva che il 75% dei frequentatori dei centri commerciali consuma prodotti food & beverage per un valore stimato di 2,3 miliardi di euro e che il pranzo è l’occasione di consumo principale. Ma 1 su 5 non è soddisfatto per i tempi di attesa, per l’offerta inadeguata, e per la bassa qualità del cibo. Dall'indagine TradeLab emerge anche che le persone cercano l’artigianalità anche nel cibo, un cibo sano, gourmet e tradizionale. La nostra proposta va esattamente in questa direzione. Vogliamo dimostrare che è possibile vivere il piacere della tavola anche in un centro commerciale. E che le eccellenze non sono necessariamente da associare a un costo elevato o a una difficile reperibilità. L’intento è quello di invertire questa tendenza proponendo un’offerta di qualità, articolata e piacevole, sia a pranzo che a cena".

Un'immagine (rendering) della nuova food court a Fano

"Nella food court di Fano il cliente troverà qualità della materia prima, lavorazione artigianale, attenzione al dettaglio, cortesia nel servizio - aggiunge Francesco Anastasio Pugliese, amministratore delegato di Vacanze Romane-. Dalla pasta tirata a mano all’enoteca dove il sommelier consiglia gli abbinamenti con i formaggi, gli operatori che abbiamo coinvolto in questo progetto hanno visione imprenditoriale e approccio artigianale alla ristorazione. Divertiremo e accontenteremo un pubblico di clienti che conoscono già prodotti affermati e li incuriosiremo con proposte nuove".

La nuova food court nel centro commerciale Gci di Mestre

"Da ristoratori appassionati – spiega Beppe Scotti, amministratore delegato Gruppo Ethos, che si occupa del progetto di Mestre, Officine Italia- consideriamo la nostra professione come l’esaltazione del lavoro artigianale. Per noi la ristorazione è anche cultura, un canale attraverso il quale possiamo contribuire a diffondere uno stile di vita rispettoso del benessere delle persone e dell’ambiente. Il nostro obiettivo, nostro e di Gci- è quello di elevare l’offerta gastronomica e culturale nell’ambito delle food court all’interno delle Gallerie Commerciali. La nostra è una grande sfida: i consumi nell’ambito alimentare stanno andando in questa direzione, siamo certi sarà un successo".
Ricordiamo che Gruppo Ethos ha sviluppato partnership con Eataly a Roma e Naturasì con il ristorante milanese Ambrosia. Con Gallerie Commerciali Italia, Gruppo Ethos aprirà per la prima volta in veneto Officine Italia.

Nuova food court a Mestre: la cantina

Gruppo Ethos è anche produttore di una linea di prodotti beverage artigianali e biologici sotto il marchio di Libera Craft.
Il format delle nuove food court è quindi basilarmente diverso da quello tradizionale dei centri commerciali dove, per intenderci, sulla piazza della ristorazione si affacciano, più o meno circolarmente, le insegne differenziate per tipologia; nel caso di Mestre e Fano, la ristorazione sarà più ispirata a un'idea di offerta per mondi/tipologie/categorie (la panetteria, la caffetteria, la pizzeria, ecc.) nella quale il prodotto viene prima dell'insegna.

OFFICINE ITALIA (GRUPPO ETHOS):
la nuova food court del centro commerciale Auchan Porte di Mestre
2.150 mq la superficie della nuova food court
250 i coperti
8 i laboratori di produzione
150 mq di mercato delle eccellenze enogastronomiche italiane50 posti di lavoro a regime
La cucina chiude all'1 di notte durante il fine settimana, e a mezzanotte nei giorni infrasettimanali.

DEGU-STAZIONE (nuova food station express del centro commerciale Auchan di Fano)
La nuova "food station express" di Fano richiama nella scelta architettonica e di arredo la scenografia di una grande stazione, dedicando ogni vagone a un diversa proposta gastronomica)
Cantina dei vini (16,40 mq)
Gastronomia (10,90)
Messicano (14,50)
Orientale (14,10)
Pasta (12,50)
Fritto (12,50)
Griglia (12,50)
Bigallo (12,50)
Pizzeria (24)
Pizza Big (27,50)
Piadineria (12,40)
Gelateria (6,75)
Cioccolateria (6,75)

 

 

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