Gd e Do: crescono i ritardi nei pagamenti ai fornitori

Tempi di pagamento – L’osservatorio annuale di Cribis D&B sulla puntualità coi fornitori colloca la distribuzione moderna in coda all’intero retail

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La fotografia scattata dallo studio Cribis è preoccupante: non solo rispetto al 2010 ma anche in confronto all'annus horribilis 2013, tutti gli indici di performance dei pagamenti correlati alla distribuzione (Gd+Do) sono peggiorati. Ormai i numeri sono da allarme rosso: solo il 16,9% delle imprese rispetta i termini sottoscritti e, rispetto alla media italiana che vale un brutto 38%, è sotto del 21,1%. A livello geografico la situazione è qualitativamente costante negli anni: meglio il Nord-Est seguito dal Nord-Ovest quindi Centro, Sud e Isole.

Una china globale Gli studi di Cribis prendono in considerazione anche altri settori e nel raffronto si può ottenere una fotografia dell'Italia stremata di questi anni. In realtà, altri comparti dell'economia che avevano mostrato performance di puntualità nei pagamenti migliori della Gd-Do, dal 2013 a oggi sono precipitati: basti pensare all'horeca che è passato dal 10% al 36% nei ritardi oltre i 30 giorni.
La coda della crisi si sta dimostrando molto lunga e velenosa anche perché ipotizzato che il periodo di discesa parossistica si arresti a breve, occorre un ulteriore periodo di assestamento prima del nuovo equlibrio. Secondo i ricercatori Cribis la filiera terminale del largo consumo si polarizzerà: da un lato i soggetti sani e robusti che hanno sempre mantenuto performance accettabili, dall'altro soggetti indeboliti, sempre più in difficoltà finanziaria. Parallelamente a questa fenomenologia si assisterà probabilmente a una riduzione del potere negoziale della Gd-Do quando esercitato in modo speculativo: l'attenzione ai tempi di pagamento crescerà costantemente.

La rischiosità In definitiva lo scenario post crisi presenterà un settore con un livello di rischiosità generale incrementato. Ma quando si raggiungerà un nuovo periodo di equilibrio? Non tra molto tempo. La moria delle imprese per fallimento, considerando l'intero sistema Italia, ha subito un'impennata dal 2009 al 2012; nell'ultimo anno e mezzo la curva si è stabilizzata verso un fattore di accelerazione nullo.
In questa situazione appare anche velleitario l'intervento normativo in quanto il rapporto industria-distribuzione sembra vivere di dinamiche proprie. Incrociando i dati più significati non si riesce a scorgere l'impatto dell'articolo 62. La norma, rispetto ai ritardi extra-contratto rilevati ha inciso poco o nulla.

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