Gdo trend: i 5 comportamenti degli italiani con i nuovi prodotti

Acquisti in gdo e nuovi prodotti. Una relazione analizzata dalla Global Survey New Product Innovation di Nielsen, che mette in luce come l’innovazione interna alle linee per le aziende non sia più un fattore opzionale ma obbligatorio. Con l’incremento della competitività a scaffale, la novità è diventata un must che richiede la mobilitazione di tutte le componenti.
Ecco allora i risultati della ricerca che, evidenziando alcune tendenze rilevanti a livello comportamentale, possono fungere da direttrici-guida nei confronti del consumatore italiano.

#propensione Italiani propensi alla novità in misura superiore alle media Ue. Il 57% dei consumatori del nostro Paese dichiara infatti di avere acquistato almeno un prodotto nuovo durante l’ultima spesa al supermercato, contro il 44% di quelli europei.

#prezzo Anche in questo caso c’è una maggior predisposizione alla spesa. Il 28% degli italiani è infatti disposto a pagare un premium price per l’innovazione di prodotto, contro il 10% della media Ue. Ma la convenienza del prezzo rispetto alla referenza precedentemente acquistata è anche uno dei principali driver che induce il consumatore a perfezionare acquisti di nuovi prodotti (29%).

#tipologia Rispetto ai parametri utilizzati per la scelta dei nuovi prodotti, gli italiani attribuiscono importanza alla rispondenza con uno stile di vita sano (34%), comodità d’uso (28%), facilitazione della vita (23%), sostenibilità dal punto di vista etico (15%).

#fiducia Il 53% del campione nazionale, contro una media europea del 44%, si fida maggiormente dell’innovazione se accompagnata da una marca locale rispetto alle marche internazionali.

#canali Tra i canali informativi utilizzati per venire a conoscenza dei nuovi prodotti la televisione è sul podio con il 53% delle preferenze, seguita dalla ricerca attiva e personale su internet, che si attesta al 52%, così come il contatto diretto tramite il punto di vendita. Sempre più importanti anche i social media, utilizzati dal 13% dei consumatori (nel 2012 erano il 7%).

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