Gennaio freddo anche nei consumi

Domanda e sentiment – Dopo mesi di andamento della domanda con segno lievemente positivo, torna l’incertezza nei consumatori. Incidono i dati sulla disoccupazione e l’insicurezza del lavoro: in aumento solo trasporti, auto e comunicazioni

Se il 2010 sarà l’anno della ripresa vuol dire che il buon giorno non si vede dal mattino. Stagnano i consumi, e non riprende quota la fiducia. Il quadro emerge dall'analisi dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (Icc), il quale a gennaio segnala un aumento dell’1,4% in termini tendenziali e una flessione dello 0,3% rispetto a dicembre.
Sembra ancora lontana quindi la grande ripresa. Le famiglie restano prudenti, un atteggiamento determinato in gran parte dalle difficoltà del mercato del lavoro, che secondo l’ISAE ha portato a febbraio un peggioramento del clima di fiducia. Elementi d’incertezza emergono anche sul versante del sentiment delle imprese, piuttosto altalenante: se infatti migliora il clima di fiducia degli operatori delle aziende manifatturiere e dei servizi, gli imprenditori del commercio segnalano un peggioramento.
Segnali positivi invece giungono dall’attività produttiva che a febbraio 2010 registra un incremento congiunturale della produzione industriale dello 0,8%, valore analogo a quello di gennaio. Stando agli ordinativi (+1,4% congiunturale a febbraio) la tendenza dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.

Bene solo i trasporti

A fronte della modesta crescita di acquisti di beni (+1,5%) e servizi (+0,9%), non sorprende di trovare le tendenze già evidenziate nei mesi scorsi. Tra i servizi ricreativi, ancora in calo, (-0,3), avanzano i concorsi a pronostico, che propongono un’offerta sempre più ampia, e i prodotti audiovisivi (da consumare rigorosamente a casa, complice forse anche il maltempo).

In difficoltà ormai endemica la domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio a gennaio ancora in calo (- 0,7% rispetto allo stesso mese del 2009): una difficoltà peraltro che non sarà agevolata quest’anno dalla minor presenza di occasioni di spesa turistica (i “ponti”).

Andando sul positivo, in linea con quanto si registra ormai da mesi la componente più dinamica della domanda delle famiglie è stata quella relativa ai beni e servizi per la mobilità, con un incremento rispetto allo scorso anno del 21,4%. Questo andamento continua ad essere determinato dall’accresciuta domanda per autovetture e motocicli da parte di persone fisiche (anche se le prospettive a breve appaiono molto negative), e dalla ripresa della spesa per i trasporti aerei. Iata (International Air Transport Association) ha registrato a gennaio un incremento dei vettori europei del 3,1% del traffico passeggeri: +6% rispetto al minimo del 2009 ma ancora sotto di 6 punti sul picco del 2008.

In leggero calo anche la domanda verso beni e servizi per la cura della persona che affligge specie i prodotti di profumeria che registrano da mesi una tendenza al ridimensionamento dei volumi acquistati dalle famiglie. Male anche gli articoli di abbigliamento e calzature che hanno mostrato a gennaio (dopo l’aumento registrato a dicembre) una nuova riduzione della domanda (-4,2%). La domanda di beni e servizi per la casa ha fatto segnare una moderata tendenza alla diminuzione (-1,4%): positive però all’interno dell’aggregato le dinamica degli acquisti di elettrodomestici e Tv, sia pure con valori più contenuti rispetto alla fine del 2009. In calo anche infine, per quanto concerne i consumi delle famiglie, i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi (- 2,9% dei volumi acquistati).


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