GfK misura la popolarità dei VIP

GfK_PersonageAziende e agenzie di comunicazione necessitano spesso di conoscere la popolarità di un personaggio pubblico che vorrebbero coinvolgere in iniziative di comunicazione. Uno strumento attendibile per conoscere tale valore è PersonAge, la nuova indagine GfK che rileva gli atteggiamenti nei confronti di oltre 640 personaggi famosi, italiani e stranieri, appartenenti innanzitutto al mondo spettacolo (TV, cinema, musica ecc.), ma anche dello sport e dell’attualità.

Obiettivo dell’indagine è quello di rilevare una serie di parametri che vanno a definire il valore del personaggio, come la notorietà e il gradimento, sulla base di rilevazioni settimanali effettuate su un campione di 750 interviste personali e domiciliari, realizzate con metodologia CAPI (Computer Aided Personal Interview) e rappresentative della popolazione italiana dai 14 anni in su (circa 51.350.000 individui).

La rilevazione PersonAge è attiva da maggio 2015, garantendo una certa storicità del dato. L’output fornito è un database costantemente aggiornato, che consente di realizzare comparazioni tra i personaggi famosi e di stilare classifiche, prendendo come base sia l’intera popolazione italiana sia segmenti socio-demografici specifici. “Spesso il gradimento di un personaggio cambia di molto a seconda che si considerino le fasce anziane o marginali della popolazione, piuttosto che quelle più giovani o socio-culturalmente più qualificate, sicuramente le più attraenti per gli investitori pubblicitari” - spiega Edmondo Lucchi, account director media editoriale di GfK.

A seconda dell’obiettivo prefissato, quindi, è possibile interrogare PersonAge per scoprire i personaggi più graditi da target specifici, sia in generale che in relazione a caratteristiche selezionate. “Questo tipo di informazioni – conclude Lucchi - possono essere utili alle aziende che stanno cercando un testimonial in sintonia con i valori del brand, alle agenzie di comunicazione che devono cercare di parlare a un target specifico, ma al mondo dell’editoria o della TV che vuole capire su quali volti puntare.”

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