Gli italiani e la protezione estiva: un mercato vs sole, caldo e insetti

Consumi – Passare piacevolmente la stagione più amata richiede investimenti e pianificazioni in & outdoor. (Da MARK UP 192)

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1. L'indole personale determina uno stile
di protezione trasversale a categorie e momenti
di consumo

2. La lontananza
dal proprio territorio incrementa il livello d'improvvisazione
negli acquisti

Ci sono gli ipertecnologici a ogni costo, i naturalisti, i tradizionalisti e quelli che poco si interessano di pianificare il proprio destino. Trascorrere una piacevole stagione estiva significa mediamente incrociare - e dominare - tre elementi di sfida: l'esposizione al sole, la calura e l'afa, la presenza degli insetti aggressivi. Al di là delle suggestioni di mercato, le persone decidono in autonomia come affrontare questi tre potenziali problemi. Ciascuno segue l'indole, che porta a essere focalizzati e ben disposti nei confronti dei rimedi chimici; soddisfatti dei blandi rimedi che si tramandano generazionalmente; più propensi a soluzioni tecnologiche; oppure chiamati in causa solo per superare l'impasse quando si presenta. Se si osservano, tuttavia, i comportamenti a seconda della situazione - in casa, in vacanza, mentre si pratica uno sport - si scopre che certe variabili si ripetono, mentre altre rispondono al momento, o all'occasione. La tabella espone compiutamente come gli italiani, tra ombrelloni, condizionatori e spray alla citronella combattono a loro modo sole, canicola e formiche e zanzare. Qui di seguito si espongono i nuovi trend legati alla tipologia dei prodotti, alle occasioni d'acquisto, che aiutano a far luce sul consumatore in versione estiva.

Il luogo influisce
Mentre gli acquisti per prodotti che proteggono soprattutto da caldo e sole vengono compiuti in modo ragionato nei giusti negozi fintanto che si è a casa, l'impulso domina quando si è in vacanza, mentre la programmazione è il più delle volte ridondante quando si è in vista dell'attività sportiva. La scelta di una crema solare, per esempio, eseguita in città porta via tempo e attenzione: si discrimina la marca, si allarga la multicanalità di riferimento (farmacia, erboristeria, profumeria, supermercato), non si perdono di vista fototipo, prezzo, formato, fattore di protezione e così via. Al di fuori del contesto di riferimento, l'acquisto si fa quasi improvvisato, e può avvenire dal giornalaio, nella superette del paesino, nel chiosco o alla bancarella che vende ciabatte e salvagenti. Dunque il luogo condiziona una scelta che da oculata può farsi quasi casuale, di emergenza. Piuttosto che scottarmi, acquisto subito (pazienza se magari il prodotto e più caro, o se c'è meno assortimento). Lo stesso discorso vale in certa misura per chi pratica movimento: ci si attrezza presso i migliori specialisti, ma poi si tamponano falle, dimenticanze, imprevisti al primo sportello disponibile.

Sperimentazione a scapito della marca
Nuovi prodotti si affacciano costantemente nel mercato, sia per uso personale (oli, spray, salviette, lozioni) sia per ambienti domestici e open air (repellenti, condizionatori, zanzariere a ultrasuoni). Finiscono per soddisfare l'alta propensione alla sperimentazione che i consumatori mostrano di possedere. A fronte di un prodotto che - attraverso il passaparola o semplice curiosità - si ritiene efficace, si è disposti ad abbandonare la marca tradizionale e conosciuta per tentare questa nuova strada.

Senso pratico, in primis
Stando alle osservazioni intraprese, i responsabili d'acquisto paiono dotati ancora di un certo livello di buon senso, che utilizzano per compiere scelte oculate, anche costose (ne sono un esempio gli impianti di condizionamento), in grado di proteggerli nel lungo periodo contemporaneamente da sole, caldo estivo e dai tanto odiati insetti (zanzare e mosche, su tutti). Non dimenticano i classici e consolidati rimedi, ma li integrano con le soluzioni dei nuovi sistemi. Ovviamente non tutte le azioni compiute risultano realmente efficaci: la palettina uccide gli esemplari uno a uno e non è “programmabile”, lo zampirone è barriera solo leggera, la ventola portatile per farsi aria è poco più che un gadget. Nel complesso a risultare più soddisfatti sono coloro che riescono a programmare, a seconda della situazione in cui sono, gli incroci più funzionali, senza preclusioni nei confronti di tecnologia, nuovi ritrovati chimici o integratori farmaceutici.

Chimici o naturali?
Da portare in casa, spalmare, indossare, assimilare o utilizzare: chi oggi deve scegliere un prodotto contro o a favore/protezione di, da destinare a se stesso e ai propri familiari non sceglie primariamente la classica referenza secondo i parametri di funzionalità e specificità peculiare. Prima di procedere all'acquisto sa di poter vagliare una diversa macro-opzione, divenuta prioritaria: quella fra linea naturale e chimica di ultima generazione; fra prodotto di erboristeria e rimedio di laboratorio. Con il cambiamento delle abitudini, e la maggiore consapevolezza dei consumatori, i prodotti naturali che si acquistano nei punti di vendita selettivi stanno acquistando valore in termini di rassicurazione, maggior sicurezza garantita, affidabilità. Eventualmente mettendo in conto un impoverimento prestazionale. Un nuovo atteggiamento, questo, che se ben analizzato porta a dicotomizzare i comportamenti: da una parte le scelte pro-chimica, dall'altre quelle pro-natura. La conseguenza? Anche le multinazionali di marca impegnate a competere nel mercato a colpi di prestazioni sempre più puntuali stanno proponendo nuove soluzioni retrò, a base di fiori e sostanze naturali.

Più

  • Consapevolezza
  • Programmazione

Meno

  • Improvvisazione (fuoricasa)
  • Ridondanza (nello sport)



Allegati

192-MKUP-Protezione_estiva
di Elena Giordano / settembre 2010

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