Gli svizzeri ticinesi dicono no al finanziamento pubblico della partecipazione ad Expo 2015

È arrivato il no dei ticinesi al finanziamento pubblico per la partecipazione del Cantone all'Expo. Questo è il risultato del referendum  promosso dalla Lega dei ticinesi verso gli elettori del Cantone svizzero di lingua italiana e svoltosi ieri 28 settembre. La quota raggiunta dai no è pari al 54,5 %. Si trattava di uno stanziamento di 3,5 milioni di franchi (2,9 milioni di euro) per coprire i costi della partecipazione del Cantone ticinese all’Expo di Milano.

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Cosa cambia

Il governo svizzero garantisce comunque  la presenza del Ticino, sia pure in misura ridotta. In merito occorre dire che la Lega dei Ticinesi ha condotto una campagna ostile non solo all'Expo, ma all'Italia in genere con slogan del tipo «I soldi dei ticinesi teniamoli in Ticino» ed ha ripetutamente segnalato che l'iniziativa era «infiltrata dalla criminalità organizzata».

I finanziamenti arriveranno dai privati e dal fondo di garanzia stanziato dal governo ticinese. In più il Ticino permetterà di attivare alcune promo sul territorio ticinese, tuttavia non sarà possibile finanziare alcun progetto sul suolo ticinese.  Comunque sia, il voto di ieri non rimette in discussione, la partecipazione della Confederazione elvetica a Expo 2015: la Svizzera continuerà ad essere presente con il progetto «Confooderatio Helvetica».

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