La produzione del distretto di Gragnano Igp

Dal 9 all'11 settembre Gragnano (Na) ha ospitato una nuova edizione della festa della pasta, cambiando veste da sagra di paese a manifestazione nazionale con ospiti, eventi, presentazioni e premiazioni. Tra i personaggi che hanno partecipato al taglio del nastro, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Gragnano Aniello D'Auria e il Presidente del Consorzio di Tutela della pasta di Gragnano Igp Massimo Menna. In questa occasione, Mark Up ha visitato la sede produttiva di Garofalo, uno dei pastifici più grandi dei 16 consorziati.

Tra i pastifici consorziati, Gragnano ospita la sede produttiva di pasta Garofalo, una delle più grandi e marchio distintivo nel mercato italiano. Garofalo nasce nel 1789 dall’intuito di Michele Garofalo. Il pastificio crebbe sempre più, tanto che negli anni Venti del Novecento era considerato il più grande esistente con una produzione di 400 quintali al giorno. Nel 1987 è nata l’area industriale di Garofalo come la conosciamo oggi, con un polo che negli anni è divenuto sempre più all’avanguardia. Nel 2012 la società, con un investimento di 18 milioni di euro, ha incrementato la capacità produttiva di 40.000 tonnellate l’anno. Inoltre, Garofalo è stato il primo pastificio italiano con la certificazione Iso 9002. Il pastificio, che nel 2020 ha registrato un fatturato di 220 milioni di euro, ha sempre dato particolare importanza al mercato estero tanto da aver riscosso grande successo prima fuori e poi dentro il nostro Paese, in particolare con le mdd e le linee ad hoc. Garofalo, infatti, vende in più di 60 paesi con diverse gamme tanto da portare l’azienda ad aprire delle società controllate per lo sviluppo in aree quali Portogallo, Spagna, Africa e Medio Oriente e Francia. Infatti, sono nate, una dietro l’altra, Garofalo Iberica, Garofalo Espana, Garofalo Libano e Garofalo Francia.

 

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