Granarolo, il packaging della svolta

di Barbara Trigari

Realizzare un pack sostenibile per i liquidi alimentari, che fosse anche etico, ovvero non impattasse sulla catena alimentare umana, è stato un percorso lungo e non facilmente gestibile a livello industriale. L'obiettivo ambizioso è stato intrapreso circa un anno fa dal Gruppo Granarolo, come racconta Raffaele Bombardieri, responsabile ricerca e sviluppo packaging. “Il processo di prototipazione ha riguardato tre aspetti del pack, la bottiglia in sé stessa, il tappo e l'etichetta. Per assolvere a tutti e tre gli aspetti in modo che l'intero pack fosse al 100% compostabile, ci siamo rivolti a diversi partner, che hanno condiviso gli investimenti”. Per il polimero compostabile il partner è Hisun, un'importante azienda dello Stato cinese e attiva sia nella produzione farmaceutica che nello sviluppo dell'innovazione nel campo dei polimeri. Per la produzione degli stampi (stampo preforma e stampo tappo), invece, la collaborazione è con la Sacmi di Imola, produttrice di macchine a compressione per la produzione di tappi.

Traguardo differenziante

“Il tappo anch'esso compostabile rappresenta la novità più notevole della bottiglia Granarolo –osserva Bombardieri– infatti non si era mai riusciti prima a realizzare un tappo con il Pla o acido polilattico”. Ne consegue che l'intero contenitore, una volta consumato il prodotto, può essere buttato nell'umido senza separare tappi o etichetta. L'altro elemento di novità è il nuovo polimero ricavato dalla cassava, un tubero originario del Brasile nord occidentale e del Messico sud occidentale, senza impiegare prodotti vegetali utilizzati per l'alimentazione umana, come per altri vegetali usati per la produzione del Pla. Un ulteriore partner ha sviluppato l'etichetta, ma senza contribuire economicamente al progetto.

Shelf life e impiego

“Non abbiamo ancora una visione precisa degli impieghi; in questa fase abbiamo realizzato un preform –precisa Bombardieri-, una bottiglia atta a contenere liquido alimentare, la cui durata a scaffale è paragonabile a quella di analoghe bottiglie compostabili realizzate con polimeri diversi, e che attraverso l'impiego della corretta tecnologia, si degrada e diventa compost in capo a 12 mesi”. Non, dunque, una bottiglia che si può disperdere nell'ambiente a cuor leggero: si tratta comunque di un rifiuto, ci tiene a precisare il responsabile ricerca e sviluppo packaging, che per il suo smaltimento richiede il conferimento presso specifici siti di compostaggio. Sarà idonea a contenere qualsiasi prodotto oggi confezionato in una bottiglia di Pet o polipropilene, senza nessuna differenza rispetto alle procedure di conservazione casalinga o alla shelf life. Il costo per la produzione sarà superiore, rispetto alla bottiglia in Pet, e “la tecnologia necessaria alla produzione verrà trasferita ai nostri partner abituali per la produzione del pack”, afferma Bombardieri.

Iniziative

Il preform sarà visibile all'Expo con una iniziativa di distribuzione di campioni della bottiglia contenenti delle poesie, a partire dal mese di luglio, entro il contesto di padiglione Italia, dove Granarolo rappresenta la filiera del latte italiano in qualità di partner. “Abbiamo già ottenuto un ottimo riscontro sia dal settore che dai consumatori, confermato dalla presenza di Granarolo tra i finalisti all'Oscar dell'Imballaggio -spiega Bombardieri-. Nel campo degli imballaggi la ricerca si concentra sui materiali, e tra i prossimi sviluppi c'è la possibilità di impiegare materiale riciclato”. Non prima, però, di aver portato a termine il progetto del polimero a base di Cassava.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome