Grandi Stazioni va alla cordata Borletti Group

I consigli di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane e di Eurostazioni hanno deliberato la cessione delle rispettive quote del capitale di Grandi Stazioni Retail ad Antin Infrastructures, insieme a Icamap e a Borletti Group. La cordata ha presentato la migliore offerta al termine della gara bandita lo scorso novembre dai due azionisti della società. La procedura si concluderà con il perfezionamento dell’operazione societaria di scissione e il successivo passaggio delle azioni. La stima dell'offerta (non è ufficiale) dovrebbe essere di poco meno di un 1 miliardo di euro.

La scelta di Borletti, il nome più noto della cordata almeno ai lettori italiani, sembra coerente con il posizionamento retail di Grandi Stazioni, basato su una combinazione di mix merceologico intermedio tra mainstream e lusso di media-alta gamma, come dovrebbe essere nel caso del travel retailing declinato nelle stazioni ferroviarie più importanti per flusso di passeggeri. Non a caso Borletti è un immobiliarista che conosce molto bene il mercato dei grandi magazzini di lusso (La Rinascente e Printemps a Parigi), oltre che le dinamiche del mercato della moda.
Icamap e Antin sono due fondi di private equity molto attivi negli investimenti europei, ancora poco noti in Italia. La francese Antin Infrastructures investe soprattutto nei trasporti, nelle telecomunicazioni e nell'energia, mentre Icamap, fondata da Guillaume Poitrinal, Harm Meijer e Alex Aquien, sede a Londra e in Lussembrugo, focalizza il suo volume d'investimenti di circa 500 milioni di euro sul real estate.

Grandi Stazioni Retail, partecipata da Ferrovie dello Stato (55%) e da Eurostazioni (45%),  si avvicina così alla conclusione di una gara durata circa un anno e che ha visto fra i candidati investitori ben noti nel mondo dell'immobiliare commerciale: Ece Italia, filiale del gruppo tedesco che fa capo alla famiglia Otto, e la francese Altarea Cogedim, che ha di recente venduto diversi progetti italiani mantenendo quello di Ponte Parodi a Genova. Altarea si è alleata a Gic, fondo sovrano di Singapore, e con il mega-fondo olandese Apg Asset Management. Fra gli altri pretendenti, Poste Vita, Deutsche Bank, e appunto Maurizio Borletti con i francesi di Antin e Icamap. Poi, fra i singoli (non uniti in cordata), Terra Firma (che rilevò da Terna il 100% di Rete Rinnovabile, società operante nel fotovoltaico), Bc-European Capital, Lone Star e Pamplona Capital Management.

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