Grandi Stazioni, cessione prevista per aprile 2016

Grandi Stazioni Retail, la società che gestisce negozi e gallerie commerciali in 14 scali ferroviari italiani è in vendita: la cessione è prevista per aprile 2016. Nella non scarna lista di pretendenti, pare non vi sia una sola società italiana interessata

Pare ci siano già una ventina di società interessate all'acquisto. Grandi Stazioni fa gola, per esempio, al gruppo cinese Fosun, alla banca australiana Mcquarie, alla società Corio-Klepierre specializzata nella gestione dei centri commerciali a livello europeo, ad alcuni fondi d'investimento come l'onnipresente Blackstone, ma anche a un colosso del duty free come Dufry. Fra questi nomi gli acquirenti più in linea con le attività di Grandi Stazioni Retail (GS Retail) sono Dufry e Klepierre.

Nessun pretendente italiano (?)

Pare di no. L'ufficio stampa non risponde. Nella lista di pretendenti stilata da Rotschild, la società che funge da advisor e coordinatore dell'operazione, sembra non compaia nessun nome italiano. Nel 2000 quando fu offerto al mercato il 45% di Grandi Stazioni c'era la fila fuori stile Expo-Padiglione del Giappone.

Per essere più precisi è in vendita una delle tre società (Gs Retail) create in seguito alla scissione di Grandi Stazioni in tre nuove entità: GS Rail, GS Immobiliare, e GS Retail.

GS Retail avrà tra l'altro lo sfruttamento economico in esclusiva degli spazi commerciali, media & advertising, deposito bagagli, servizi igienici nelle principali stazioni ferroviarie italiane e nelle due stazioni in Repubblica Ceca, Praga Centrale e Marianske Lazne.

Il bando di gara internazionale è sul sito www.fsitaliane.it e www.grandistazioni.it

ALCUNI DATI DI BILANCIO

Grandi Stazioni nel complesso ha registrato nel 2014 ricavi per 210 milioni di euro (+2%) e un ebitda (margine operativo lordo) di 58 milioni, in aumento del 29,4%. La PFN (Posizione Finanziaria Netta) è di 154 milioni, il rapporto PFN/mezzi propri 0,9%, i costi operativi (151,6 milioni) sono in calo di oltre 9 milioni rispetto al 2013. L'utile netto è di 20 milioni.

A fronte di 752 milioni di visitatori nel 2014, la società ha investito in lavori quasi 50 milioni di cui 7 milioni in riqualificazione del patrimonio, 33 milioni in infrastrutture e videosorveglianza.

In crescita i ricavi da locazione (+3,4%) che ammontano a 100,3 milioni di euro di cui 95 milioni di euro derivanti dal commerciale (negozi) e dal direzionale. Gli affitti da negozi (commerciale) ammontano a 67,6 milioni, in aumento di oltre 3 milioni rispetto al 2013.

Quanto ai canoni d'affitto i valori medi sono intorno ai 700 euro/mq.

La superficie a reddito è di 95.200 mq per il commerciale, e di 153.000 per il direzionale.

Il valore medio 2014 dei canoni nel commerciale (retail) è di 708 euro al metro quadrato.

Nel 2014 Grandi Stazioni ha aperto 50 nuovi negozi per 6.000 mq che si aggiungono ai 300 punti di vendita aperti tra il 2009 e il 2013 per complessivi 67.500 mq.

Un miliardo di euro l'incasso (minimo) previsto dalla cessione

Controllata da Ferrovie dello Stato (55%) ed Eurostazioni (45%), società che raccoglie alcuni famosi imprenditori italiani (Vianini Costruzioni-Caltagirone, Benetton, Pirelli), Grandi Stazioni Retail (GS Retail) è la società che ha sviluppato e controlla le superfici commerciali al dettaglio all'interno di 14 stazioni ferroviarie italiane di primaria importanza per traffico e passaggeri: Bari Centrale, Bologna Centrale, Firenze S. Maria Novella, Genova Brignole, Genova Piazza Principe, Milano Centrale, Napoli Centrale, Roma Termini e Roma Tiburtina, Torino Porta Nuova, Venezia Santa Lucia, Venezia Mestre, Verona Porta Nuova.

Paolo Gallo, amministratore delegato di Grandi Stazioni, dichiara ai quotidiani che si aspetta di incassare 1 miliardo di euro come base di partenza (50 volte l'ebit), compresi i 150 milioni di debiti.

 

 

 

 

 

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