Grandi Stazioni, fra gli interessati anche ECE e Altarea

Grandi Stazioni Retail, la società guidata da Paolo Gallo, e partecipata da Ferrovie dello Stato (55%) e da Eurostazioni (45%),  si avvicina alla cessione. Entro il 22 aprile si prevedono le proposte vincolanti di acquisto. Prima di questa data ci sarà una scrematura dei candidati (da 9 a 7) fra i quali spiccano investitori ben noti nel mondo dell'immobiliare commerciale: Ece Italia (si veda l'intervista di Mark Up, novembre 2015, a Jerry Boschi), filiale del gruppo tedesco che fa capo alla famiglia Otto, e la francese Altarea Cogedim, che ha di recente venduto diversi progetti italiani mantenendo quello di Ponte Parodi a Genova. Altarea si è alleata a Gic, fondo sovrano di Singapore, e con il mega-fondo olandese Apg Asset Management.
È chiaro, almeno secondo noi, che i più adatti a gestire i 125.000 mq di nuove aree commerciali a reddito entro la fine di quest'anno (80.000 mq concentrati nelle stazioni ferroviarie di Roma Termini, Milano Centrale, Napoli Centrale, Roma Tiburtina e Bologna Centrale) sono società non meramente finanziarie e bancarie, ma specializzate nell'immobiliare commerciale (centri commerciali) proprio come Ece e Altarea, per citar edue candidati in attesa di passare alla data room (la fase preliminare all'offerta vincolante).
Fra gli altri pretendenti, Poste Vita, Deutsche Bank, e Maurizio Borletti con i francesi di Antin e Icamap. Poi, fra i singoli (non uniti in cordata), Terra Firma (che rilevò da Terna il 100% di Rete Rinnovabile, società operante nel fotovoltaico), Bc-European Capital, Lone Star e Pamplona Capital Management.

 

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