Gritz elimina il glutine dalla birra di Franciacorta

Nella patria di vini e spumanti, il birrificio fermenta birre gluten removed commercializzate con nomi di donna. Protagonista nel mercato delle artigianali

Mentre i consumi di birra in aumento lasciano ben sperare per il comparto, trova spazio tra questi anche il consumo di prodotto totalmente senza glutine. È il caso della birra artigianale senza glutine del Birrificio Gritz, nato nel 2015 grazie a Claudio Gritti, con sede a Erbusco, in provincia di Brescia, nel cuore della Franciacorta. È noto in Italia (e uno dei pochissimi birrifici artigianali al mondo) per essere specializzato nella produzione di birra da processo gluten removed. Tutte le sue referenze sono certificate senza glutine: Belga, Pils, Weiss, IPA, Stout e la speciale Birra di Natale per le feste di fine anno.
Stando all’analisi Coldiretti su dati Ismea, relativi al primo semestre del 2021 rispetto allo scorso anno, i consumi di birra hanno registrato un aumento del 18,4% per quanto riguarda gli acquisti domestici in Italia. Secondo lo studio, la filiera della birra artigianale sarebbe in grado di dare lavoro a oltre 140 mila persone con una produzione brassicola annua che si aggirerebbe attorno ai 550 milioni di litri di birra artigianale all'anno, con una filiera produttiva sempre più caratterizzata da realtà giovani e in grado di innovare.
Birrificio Gritz ha scelto la patria di grandi vini e spumanti italiani per fermentare le sue birre senza glutine con nomi di donna: tra Bohemian Pilsner (Graziella) e Indian Pale Ale (Camilla), tra Weiss (Barbara) e Belgian Strong Ale (Danda), passando per la Dry Stout (Cri). L'azienda nella contingenza poco favorevole è riuscita a bilanciare le perdite triplicando le vendite coi privati. Così da allinearsi, nell'ultimo semestre del 2021, con i dati nazionali: un progressivo ritorno al modello pre-covid con l’Horeca in crescita e un lieve aumento delle vendite ai privati.

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