Gruppo Ovs ha registrato vendite nette nei primi nove mesi 2021 in aumento di quasi il 33% rispetto allo stesso periodo del 2020 e in linea con il 2019

"Molto soddisfacenti sotto il profilo delle vendite, della redditività e della generazione di cassa". Così commenta Stefano Beraldo, amministratore delegato di Gruppo Ovs, i risultati del terzo trimestre 2021. "Le vendite dei primi nove mesi sono cresciute del 33% sul 2020, recuperando quasi interamente il -28% riportato nel primo trimestre 2021 rispetto al 2019 a causa dei lockdown -commenta Beraldo-. L’ottimo andamento è ancor più rilevante se confrontato con quello del mercato dell’abbigliamento che ha riportato, nello stesso periodo, un più contenuto +20,3%, tredici punti percentuali al di sotto delle performance di Gruppo. Ne è derivato un ulteriore aumento della quota di mercato che ha ora raggiunto il 9,3%, ponendo ancora una volta Ovs come il Gruppo che è cresciuto più di qualsiasi altro player, fisico e/o digitale, operante nel mercato dell’abbigliamento in Italia".

Le previsioni circa le vendite nette per l'intero anno fiscale oscillano in un range tra 1,33 e 1,35 miliardi diceuro, in crescita rispetto alla stima compresa tra 1,30 e 1,32 miliardi comunicati in occasione della pubblicazione dei risultati semestrali.

L’ottimo andamento delle vendite, accompagnato da un primo margine solido e dall’efficace gestione della struttura dei costi, ha consentito nei primi nove mesi dell’anno di chiudere con un Ebitda più alto di quello pre-pandemia del 2019.

Stefano Beraldo, Ceo OVS SpA

Nel suo commento ai risultati, Beraldo sottolinea che la generazione di cassa è stata rilevante: nei primi nove mesi, escludendo i proventi derivanti dall’aumento di capitale, il flusso è risultato in aumento di 112,3 milioni di euro rispetto allo scorso anno, nonostante 25 milioni di euro relativi agli affitti del 2020 siano stati pagati nei primi mesi del 2021 per effetto della finalizzazione delle negoziazioni con i proprietari immobiliari avvenuta subito dopo la chiusura dell’esercizio precedente.

La posizione finanziaria netta si è quindi attestata su 254,8 milioni di euro, risultato al di sopra delle aspettative considerato che tale livello era atteso per fine anno. L’Ebitda in forte recupero da un lato, la solida generazione di cassa dall’altro, hanno ridotto la leva finanziaria, ora inferiore a 2x. Grazie all’emissione del Sustainability-Linked Bond e alla liquidità di cui gode il Gruppo, la linea di credito più onerosa in scadenza a marzo 2023 e pari a 250 milioni di euro è stata rimborsata anticipatamente, consentendo di cancellare strutture di debito onerose legate a passate operazioni di leveraged buyout.

Focus sulla multicanalità

"Gli ottimi risultati raggiunti confermano ancora una volta l’efficacia delle azioni strategiche di medio periodo implementate -aggiunge Beraldo-. Il focus sulla multicanalità consente al nostro Gruppo di essere presente ovunque il cliente ci cerchi. I negozi di prossimità rappresentano l’opzione di acquisto al giusto prezzo che meglio di altre riesce ad interpretare i reali bisogni dei consumatori. D’altro canto, il rinnovamento di immagine in corso che ha interessato alcuni tra i più grandi negozi di centro città o ubicati in centri commerciali di maggiore rilevanza sta generando risultati molto positivi in termini di incremento di visitatori e di fatturato. L’impegno concreto sui temi della sostenibilità viene sempre più riconosciuto dai nostri clienti. I nuovi brand introdotti, di terzi e di proprietà, ci consentono di sperimentare, di attrarre nuovi clienti, di aumentare la marginalità per metro quadrato e di rinnovare e incrementare costantemente l’offerta commerciale. Ovs è sempre più un marketplace, dove peraltro l’house brand rimane centrale e largamente preponderante: un esempio è Piombo, che rappresenta sempre più una proposta di successo, oggi non solo nel segmento uomo ma, a partire da questo trimestre, anche in quello donna".

Cifre chiave del 3° trimestre

Prosegue la forte crescita della quota di mercato, ora pari al 9,3% (+106Bps negli ultimi dodici mesi e +25Bps nel terzo trimestre dell’anno).

Le vendite nette dei primi nove mesi sono pari a 978 milioni di euro, +32,8% rispetto allo stesso periodo del 2020 e in linea con quelle del 2019 (991 milioni), recuperando così le vendite perse nel primo trimestre a causa delle chiusure dei negozi per il Covid-19. La crescita è stata elevata in tutte le insegne e ha caratterizzato sia il canale offline sia quello online. Il sito web nei primi nove mesi dell’anno ha registrato 20,3 milioni di visite e vendite in crescita del 33% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando le vendite online crescevano fortemente anche a causa delle chiusure dei negozi.

Anche l’ Ebitda è aumentato: 104,5 milioni di euro, in crescita di 64,4 milioni rispetto al 2020 e di 3,4 milioni rispetto al 2019, nonostante un primo trimestre dell’anno improduttivo a causa delle delle chiusure dei punti vendita. La costante riduzione delle attività di vendita con sconto, insieme alla flessibilità sul versante costi, stanno contribuendo a un progressivo aumento di redditività di Gruppo, con rapporto Ebitda/vendite nette pari al 10,7%, in aumento rispetto al 5,4% del 2020 e al 10,2% del 2019.

La Posizione finanziaria netta al 31 ottobre 2021 è pari a 254,8 milioni di euro grazie a una rilevante generazione di cassa nei primi nove mesi dell’anno (65,3 milioni di euro, +112,3 milioni rispetto ai primi nove mesi 2020), a cui si sommano 81 milioni derivanti dall’aumento di capitale. A novembre Ovs ha rimborsato con più di un anno di anticipo la linea bullet pari a 250 milioni grazie all’utilizzo di proventi derivanti dall’emissione del Sustainability-Linked Bond per 160 milioni e all’utilizzo delle risorse nella disponibilità del Gruppo per 90 milioni. Tutto ciò consentirà un notevole risparmio di oneri finanziari nei prossimi esercizi.

Con l’emissione del Sustainability Linked-Bond, sono stati resi pubblici alcuni degli impegni assunti dal Gruppo nell’ambito della sostenibilità. Con questi obiettivi Ovs si impegna a ridurre le emissioni di CO2 fissando un target di riduzione che contribuisce in modo tangibile al contenimento dell’aumento della temperatura terrestre entro 1,5°C., in linea con quanto previsto dall’Accordo di Parigi sul clima e dai recenti obiettivi dell’Unione Europea in materia di decarbonizzazione.

 

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