Henkel, risultati contrastanti nel secondo trimestre 2019

Henkel ha annunciato di aver chiuso il secondo trimestre 2019 con ricavi pari a 5,121 miliardi di euro, pressoché stabili rispetto allo stesso periodo di un anno fa e in calo dello 0,4% a livello organico. L'ebit adjusted è sceso dell'8,6% a 846 milioni di euro, con il margine al 16,5%, in calo di 1,5 punti percentuali rispetto all'anno prima.

“Il secondo trimestre dell’anno è stato caratterizzato dal significativo rallentamento della domanda di alcuni settori industriali, tra cui l’automotive. Questo ha avuto conseguenze importanti sulle nostre attività, ma la divisione Adhesive Technologies ha comunque raggiunto risultati molto buoni, con un fatturato pressoché stabile rispetto all’anno scorso e un’eccellente marginalità EBIT”, ha commentato Hans Van Bylen, CEO di Henkel. “L’andamento della business unit Beauty Care è stato inferiore alle aspettative, anche per lo sviluppo insoddisfacente di mercati maturi come il Nord America e l’Europa Occidentale, nonché le difficoltà nella gestione delle scorte in Cina. Abbiamo tuttavia avuto risultati positivi nel segmento professionale”.

“La divisione Laundry & Home Care ha ottenuto una buona crescita organica del fatturato, mantenendo alti i livelli del margine EBIT. Le innovazioni che abbiamo introdotto negli ultimi mesi hanno contribuito all’andamento positivo di questa business unit”, ha aggiunto Van Bylen.

Cala anche l’utile netto (-7%) a 554 milioni di euro dai 598 milioni del secondo trimestre 2018. L'attesa degli analisti era per ricavi in lieve aumento a livello organico e per un calo meno marcato dell'utile.

“Nonostante lo scenario economico non sia promettente, proseguiremo nell’implementazione delle nostre priorità strategiche, portando avanti le iniziative e i progetti già annunciati. Rafforzeremo le nostre attività e consolideremo la competitività per continuare a generare valore sostenibile. Dobbiamo tuttavia rivedere le previsioni per l’anno fiscali 2019”, ha precisato Hans Van Bylen.

Henkel, infatti, non si aspetta una ripresa della domanda industriale nella seconda metà dell’anno, né un cambiamento rilevante nell’andamento della business unit Beauty Care.

Il gruppo ha rivisto le stime per la fine dell'anno, aspettandosi ora un eps adjusted per azione privilegiata in calo tra il 5% e il 10% anziché fino al 5%. Inoltre, la crescita organica delle vendite è prevista tra lo 0 e il +2% anziché in crescita tra il 2 e il 4%.

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