I 30 top brand italiani: il podio per l’alimentare è tutto di Ferrero

Appuntamento con il ranking Kantar BrandZ Most Valuable Italian Brands, che prende in considerazione i 30 brand italiani di maggior valore

Appuntamento annuale con la classifica Kantar BrandZTM Most Valuable Italian Brands, che prende in considerazione il brand value dei primi 30 marchi italiani. Un valore complessivo che, nonostante la pandemia, secondo l'analisi è cresciuto nell’ultimo anno dell’11%, raggiungendo quota 114,6 miliardi di dollari.

Al primo posto assoluto del ranking si conferma Gucci, seguito da Enel e Tim, ma come da  noto punto di forza del made in Italy una parte importante la riveste naturalmente il comparto food, che occupa quasi un terzo del totale posizioni. Sul podio, in questo caso, Ferrero con Kinder, Nutella e Ferrero Rocher. Non a caso, quest'ultimo è uno dei riferimenti della multinazionale per estendere il proprio presidio al mondo dei gelati, cercando un prodotto vincente e però complementare per stagionalità.

In generale, l’alimentare ha "ottenuto buoni risultati grazie a una combinazione di innovazione, comunicazione di qualità e coinvolgimento emotivo che hanno attivato un ampio spettro di consumatori", spiega Kantar.

In classifica, dopo Barilla, il mondo food, con aziende del beverage e degli spirit che registrano crescite rilevanti. In primo piano la performance imporante di Aperol. Il brand è riuscito a crescere, nonostante la chiusura di bar e ristoranti in tutto il mondo, creando tendenza per i momenti di aperitivo e per i cocktail fatti in casa. Anche Lavazza ha ottenuto un +24% di crescita, mantenendo alto l'interesse dei consumatori per il consumo domestico contro il calo di uffici e bar, in lockdown.

Federico Capeci, Ceo Italy, Greece & Israel - Insights Division, Kantar ha sottolineato: " È durante i periodi più difficili che la forza del brand mostra il suo impatto, poiché i brand che riescono ad essere significativi, diversi e salienti per il loro pubblico sono altamente premiati. In quello che è stato un anno turbolento, i brand hanno offerto una certa stabilità, affidabilità e continuità, che i consumatori hanno apprezzato. Nonostante la crisi economica e sanitaria, i brand italiani hanno dimostrato che la crescita arriva quando si ha il coraggio di decidere dove concentrarsi e come reagire. Oggi è più importante che mai sapere cosa pensano i clienti e rispondere rapidamente. I brand hanno bisogno di strategie che pensino all’oggi, guardino al futuro e siano implementate con rigore per il successo a lungo termine".

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