Il rimbalzo delle vendite registrato tra il 2021 e il 2022 si è rivelato illusorio, dato che il 2023 è stato un anno negativo per i department store e i primi mesi del 2024 sono risultati sostanzialmente piatti. Questo è lo scenario di mercato negli Stati Uniti, ma dato il ruolo da traino dell’economia americana, è difficile pensare che altrove le cose viaggino su binari completamente differenti. Il risultato, evidenzia un approfondimento sul tema da parte del Wall Street Journal, è che oggi le vendite sono ancora al di sotto dei livelli raggiunti nel pre-pandemia.
Concorrenza crescente dagli altri formati
I discount hanno saputo adattarsi al nuovo scenario emerso dalla pandemia e messo in discussione dal biennio di iper-inflazione (2022-2023), mentre i negozi specializzati si sono focalizzati sulla qualità dell’assistenza al cliente e numerosi brand di lusso hanno accelerato nell’apertura dei monomarca. In tutto ciò, i grandi magazzini sono rimasti spiazzati. Anche se qualcosa si muove: la controllante di Saks Fifth Avenue sta acquistando la rivale Neiman Marcus, mentre il nuovo management di Macy's sta chiudendo negozi mentre cerca di migliorare l'esperienza di acquisto.
Anche se, avvertono gli analisti del quotidiano finanziario, il declino a lungo termine dei grandi magazzini sarà difficile da invertire. Le loro vendite hanno raggiunto il picco appena prima dell'inizio del secolo e da allora sono in calo.
Cambia il rapporto con i gestori dei centri commerciali
Il declino dei department store è una delle ragioni principali per cui i centri commerciali regionali, originariamente progettati per attirare i grandi magazzini fuori dai centri urbani americani, continuano ad avere difficoltà. Un tempo, la capacità dei grandi magazzini di attrarre acquirenti era così spiccata che i proprietari dei centri commerciali chiedevano loro un affitto basso, ricavando invece i loro guadagni da affittuari più piccoli che facevano a gara per affittare spazi accanto a negozi come Sears e Bon-Ton. Oggi lo scenario è opposto.
I grandi magazzini in origine vendevano di tutto, dagli elettrodomestici al dentifricio. Ma hanno perso quote di mercato e alla fine si sono evoluti in negozi basati sulla moda. L'ascesa di rivenditori a prezzi scontati come TJ Maxx ha ulteriormente eroso la base di clienti dei grandi magazzini.
Nel frattempo, lo shopping online consente agli acquirenti di ordinare direttamente dai marchi al dettaglio, rendendo i grandi magazzini meno necessari per l'acquisizione di clienti e aumentando i margini dei rivenditori.
In definitiva, le strategie dei player del settore appaiono più come soluzioni per rallentare il declino, che mosse per investire il trend in modo strutturale.