Combattere lo spreco alimentare e al tempo stesso l’esclusione sociale: questo il doppio obiettivo di Recup, associazione di promozione sociale impegnata nella raccolta di prodotti deperibili (principalmente ortofrutta e pane) presso gli ambulanti dei principali mercati rionali milanesi.

Diversamente ad altri enti che si occupano di recuperare derrate alimentari vicino alla scadenza principalmente presso la gdo, in questo caso i prodotti non vengono distribuiti a comunità o simili, bensì a fine giornata con quanto recuperato i volontari di Recup allestiscono un banchetto in loco dove qualsiasi frequentatore del mercato può approvvigionarsi gratuitamente di quanto gli serve, seppure nel rispetto degli altri. “In questo modo -spiega Rebecca Zaccarini, 27 anni, ideatrice del progetto- si ridà dignità alle persone in difficoltà, le quali non si trovano costrette ad andare alla ricerca di qualcosa di commestibile in mezzo alla spazzatura che rimane sulla strada a fine mercato. I fruitori del servizio sono sia stranieri sia italiani, in particolare pensionati. Oltre a risparmiare sulla spesa, in questo modo socializzano tra loro, ma anche con noi di Recup. Il nostro banchetto diventa un vero e proprio punto di ritrovo per il quartiere e molti di loro ci danno una mano per organizzarlo”.

A un anno dalla sua costituzione, i mercati presidiati da Recup nella metropoli sono già una decina, ma il progetto si sta già allargando ad alcuni Comuni della Provincia (es Melegnano). E i risultati sono tutt’altro che trascurabili: basti pensare che da luglio 2016 a novembre 2017, quando l’associazione operava solo su sei mercati, sono state raccolte complessivamente 20 tonnellate di cibo (fonte Recup). Il che equivale a una media annua di oltre 2,5 tonnellate di derrate per mercato.

Tutte le attività svolte da Recup, dalla promozione del servizio alla raccolta di adesioni al recupero e redistribuzione dei prodotti viene gestito da volontari aderenti all’associazione, a oggi una cinquantina. Ma come vi finanziate? “Alcuni mesi fa -spiega Zaccarini- con altre realtà abbiamo vinto il bando delle periferie del Comune, grazie al quale abbiamo potuto garantire una retribuzione minima a un referente per mercato. Inoltre abbiamo lanciato una campagna di crownfounding che ci ha permesso in due mesi di raccogliere 2.500 euro che abbiamo investito nell’acquisto di due cargo bike per facilitarci nel trasporto delle cassette all’interno del mercato”. Prossimi obiettivi? “Ottenere dal Comune di Milano una sede per l’associazione e un furgoncino refrigerato per il trasporto e la vendita di merci più deperibili (carni, formaggi, pesce). E più in là vorremmo creare un’impresa sociale, per poter iniziare a retribuire  un certo numero di addetti da impegnare nella produzione di derivati ortofrutticoli quali confetture, zuppe e conserve”.

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