I freschi della Gda di Milano – Equilibrio di prezzi nel pesce fresco

Articolo pubblicato su MARK UP 92 maggio 2002 – Scenografia: con escursioni anche elevate, non sempre giustificate

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Si notano escursioni talvolta elevate. Non giustificate da differenze qualitative delle specie

L’indagine sui prodotti freschi interessa, questa volta, il pesce fresco con lisca, esclusi i molluschi e i crostacei. è stata svolta in 8 superfici della Gda, di insegne diverse. Gli articoli sono 17 e riguardano pesci d’acqua dolce e salata, proposti sia interi sia in parti diversamente preparate e venduti sfusi o preconfezionati per l’asporto.

Le promozioni. I prodotti usano le stesse denominazioni, ma si distinguono per le caratteristiche qualitative: la provenienza, la varietà, la pezzatura ecc., rilevanti particolarmente per le triglie, i branzini e le orate. Laddove il pesce intero è venduto solo a libero servizio (Esselunga), il prezzo si riferisce al prodotto già pulito, mentre lo sfuso è pesato prima di essere eventualmente pulito su richiesta del cliente. Altra caratteristica è la costante presenza di almeno 2 o 3 referenze in promozione che non sono quasi mai le stesse presso le varie insegne, ma che tuttavia, essendo molto diffuse, non influiscono sulla competitività complessiva. Dal confronto dei prezzi risulta un sostanziale equilibrio: tutte le insegne presentano 1 o 2 articoli al miglior prezzo e altrettanti al più alto, con l’eccezione di Pam che ha i prezzi più elevati in ben 8 casi.
Analizzando, invece, le specie ittiche si notano escursioni talvolta elevate. è il caso dei filetti di trota, di quelli di platessa e dei tranci di salmone e spada, per i quali, anche escludendo le offerte speciali, ci sono scarti superiori anche al 20%, mentre più comprensibili sono le differenze per le triglie e le sogliole, talvolta diverse per le dimensioni.

Le osservazioni. Tranne Esselunga, tutte le insegne hanno il reparto dello sfuso, talvolta anche doppiato con alcuni prodotti preconfezionati. L’esposizione è quella tipica della pescheria, con i pesci presentati per gruppi omogenei su strati di ghiaccio. L’effetto però non è lo stesso ovunque, sia per la chiarezza della presentazione sia per il suo aspetto scenografico. L’ambiente è in genere abbastanza pulito e non si avvertono quasi mai odori sgradevoli, anche perché la freschezza è sempre ottima.
Non tutti i cartelli o le etichette recano ancora le indicazioni previste dalle recenti norme, cioè il tipo di pesca (in mare o in allevamento), la zona di pesca e il nome del pesce. Mancano prodotti di particolare pregio e sono diffusi quelli di primo prezzo per le specie più popolari, come i branzini e le orate di allevamenti esteri e di pezzature ridotte; limitato è il pesce azzurro.

Allegati

Markup 92 – Equilibrio di prezzi nel pesce fresco.pdf

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