I numeri del rapporto Crime&Tech 2021 sulle differenze inventariali

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Differenze inventariali 2021 impatto economico
Le differenze inventariali fino ai primi 6 mesi del 2021, nei dati del rapporto Crime&Tech. Le cause degli ammanchi nel retail e nella gdo in Italia

Stabili le perdite inventariali registrate tra retail e gdo in Italia dal rapporto Crime&Tech 2021 "La sicurezza nel retail in Italia 2021", ma con significative differenze tra i retailer. La pandemia ha inciso su questioni organizzative e furti di necessità. Ecco i dati raccolti da Crime&Tech spin off di Università Cattolica del Sacro Cuore - Transcrime, con il supporto di Checkpoint Systems e la collaborazione del Laboratorio per la Sicurezza.

Differenze inventariali 2021, quanto pesano?

Tra furti e discrepanze di magazzino il peso complessivo delle differenze inventariali è pari all'1,41% del fatturato annuo per le aziende nel retail e nella gdo (nel 2018 la quota era l'1,51%, nel 2019 l'1,45%), pari a 3,48 milioni di euro secondo una stima conservativa, che diventano 4,97 miliardi unendo alla cifra le spese delle aziende per la sicurezza.

Sul totale delle differenze inventariali riscontrate, in media nel 52% dei casi di ammanco, le aziende non sono in grado di risalire alla causa. E un terzo dei rispondenti ha rilevato un aumento degli ammanchi che non è possibile attribuire a una motivazione certa.

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Differenze inventariali 2021 cause

Posto che le aziende, per motivi organizzativi interni e legati al settore merceologico, classificano le perdite in modo diverso e non sempre confrontabile, i numeri dicono che l'incidenza delle differenze inventariali entro i primi 6 mesi del 2021 è stabile rispetto agli anni precedenti: il 41% delle aziende le ha viste aumentare, ma il 38% le ha viste scendere, senza particolari indicazioni per specifici settori merceologici.

Dove, perché, come e quando?

I settori più colpiti sono supermercati, ipermercati e discount (1,89%) e fai-da-te (1,67%); i meno colpiti sono calzature e accessori (1,04%) e abbigliamento (1,16%).

Le cause di ammanco principali sono, in ordine di incidenza, furti esterni, errori amministrativi, furti interni, scarti e rotture. Nel caso di furti esterni, si parla principalmente di taccheggio e furti di necessità, poi anche di furto con scasso: probabilmente una commistione tra problema sociale legato alla pandemia e azioni della criminalità organizzata.

Chi ruba, spesso rimuove l'etichetta antitaccheggio, così non viene individuato, oppure usa la tattica del grab and run, o più banalmente occulta il prodotto tra i vestiti o in borsa, raramente in borse schermate, con le quali però il valore del furto aumenta. Cresce l'incidenza dei prodotti non passati in cassa, probabilmente anche per la maggior presenza di self check out.

Il valore medio della refurtiva è di 48 euro.

Differenze inventariali 2021 valore
Differenze inventariali 2021 valore della refurtiva

I momenti più propizi per il furto sono il periodo natalizio, i saldi invernali, i lanci di prodotto, i saldi estivi e i fine settimana.

I prodotti più soggetti, per tipologia e valore

I motivi sono i più disparati: dalla facilità di occultamento, al valore, all'essere più o meno di moda, all'ampia possibilità di ricettazione, i motivi per i quali alcuni prodotti vengono prelevati più di altri possono essere tanti. Per numero di pezzi trafugati nei negozi alimentari in cima alla classifica ci sono gli alcolici, poi caramelle e cioccolato e prodotti in scatola.

differenze inventariali 2021 - tipologia
I prodotti più trafugati per quantità

Fonti dei dati per le differenze inventariali 2021

-Questionario online per componenti di 33 aziende attive nei settori retail e gdo in Italia;
-Database con informazioni fornite da Gecom Spa e aziende del settore relativi a oltre 150.000 eventi criminali registrati nei punti di vendita da operatori della sicurezza tra 2019 e i primi 6 mesi del 2021.

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