I nuovi orizzonti di Auchan Retail

Wilhem Hubner, general manager di Auchan Retail
Un’unica insegna per Paese, l’integrazione tra negozi fisici e online, il focus su salute e benessere dei prodotti e dei comportamenti, le nuove sfide della customer experience: parte da qui la Vision 2025 per Auchan Retail (da Mark Up n. 264)

“Siamo l’11° distributore alimentare mondiale, presente in 17 Paesi con formati diversi, dagli ipermercati all’ultraprossimità, il mondo intorno a noi è in continuo cambiamento e sentiamo la necessità e la responsabilità di cambiare per adeguarci alle esigenze dei consumatori non solo di oggi, ma soprattutto del prossimo futuro: per questo abbiamo messo a punto la nostra visione 2025, che indica le direttrici dello sviluppo futuro di Auchan Retail a livello mondiale”. Wilhem Hubner, Ceo di Auchan Retail, chiarisce come un gruppo
quale Auchan voglia e debba reinventarsi lavorando sui temi oggi nevralgici del retail: la connessione store fisici e digitali, le partnership con i fornitori, come garantire ai clienti salute, bontà, gusto e prodotti del territorio, oltre che una customer experience più coinvolgente, il focus sul personale, considerato non solo come soggetto economico, ma nella sua dimensione di persona.
Quali le sfide principali sulle quali intendete misurarvi?
Quelle che renderanno i negozi più moderni e in linea con le esigenze del consumatore, e quelle che mettono al centro le persone e le loro necessità, in tutte le loro accezioni. Questo vuol dire lavorare a 360 gradi: ci stiamo quindi impegnando per connettere online e punti di vendita fisici con tutte le formule possibili, dal click&collect all’eCommerce.
Stiamo trasformando la nostra rete sotto un’unica insegna, testando nuove formule da esportare nei diversi Paesi. Stiamo rinnovando gli assortimenti nel segno della sicurezza, del benessere, del sapore, e dell’attenzione alla salute che chiedono i clienti; ripensiamo i negozi che, pur continuando a coniugare qualità e convenienza nel food e nel non food, sono declinati per target e funzione. Con i nostri collaboratori, oltre 345.000 in tutto il mondo, vogliamo recuperare la nostra capacità di sapere fare il “mestiere” del retail, offrendo percorsi di carriere, formazione e non solo. Insomma, visioni che si stanno trasformando in realtà e che modificheranno radicalmente l’approccio.
L’Italia quale ruolo svolge in questo processo di trasformazione?
Centrale e importante per il numero significativo di punti di vendita rispetto alla dimensione del Paese: parliamo di quasi 2.000 negozi, destinati ad avere un impatto ancora maggiore sui consumatori quando saranno tutti sotto un’unica marca, per non parlare dell’effetto “aumentato” dell’online. Per l’Italia come per gli altri Paesi, la scelta di passare a un solo brand è nata da studi sui consumatori che hanno dimostrato la forza del marchio Auchan come riferimento di qualità, convenienza, sicurezza, eccellenza negli ultrafreschi e nei prodotti locali. Nello specifico, la fusione tra Auchan e Simply richiede tempi lunghi: siamo partiti unificando i back office, poi riunendo sotto un unico cappello gli acquisti, la logistica, processi iniziati nel 2016 e che si sono consolidati quest’anno. Nello stesso tempo abbiamo lanciato nuovi format, come MyAuchan, sviluppato anche in Europa. Ogni Paese ha i suoi Audastore, vale a dire gli store test di riferimento: in Italia per MyAuchan è Piacenza e nel 2018 prevediamo di individuarne altri per i diversi formati: ipermercati, supermercati e superstore.
Gli obiettivi di Auchan Retail in Italia.
In Italia abbiamo, a livello regionale, concorrenti molto forti e questo ci spinge, da un lato, a proporre nei nostri punti di vendita, di qualsiasi dimensione siano, assortimenti più legati alle tradizioni del territorio e meno alle identità nazionali. Dall’altro, proprio con l’obiettivo di essere più distintivi, vogliamo puntare con forza anche sul non alimentare e sull’eCommerce per fare la differenza. Siamo certi che in questo ambito gli spazi di sviluppo ci siano, visto che l’Italia ha ancora lavoro da fare rispetto alla crescita dell’online: in questo senso, con il nuovo approccio phygital, pensiamo di poter dare un contributo importante alla modernizzazione del settore.
Tra cinque anni, chi saranno i suoi concorrenti a livello mondiale?
I retailer più agguerriti da tenere sotto controllo sono i big dell’eCommerce come Amazon e Alibaba, soprattutto dopo le nuove operazioni che hanno sottoscritto con retailer fisici come Whole Foods.
Farebbe una partnership con un big dell’eCommerce?
Sì, perché no? Se ne può parlare. Nulla è da escludere visto che per noi l’online  si affermerà nel prossimo futuro come strumento per rendere i nostri punti di vendita fisici più moderni.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome